Chi era Oskar Fischinger e la storia delle sue animazioni

Molto prima dei computer fu un pioniere dell'animazione astratta, sperimentando con tecniche e macchine inventate da lui

Oskar Fischinger nacque il 22 giugno di 117 anni fa e fu un importante animatore, regista e pittore tedesco, conosciuto soprattutto per aver realizzato alcuni dei primi effetti speciali della storia del cinema. Produsse oltre 50 cortometraggi di animazione astratta molto prima dell’arrivo dei computer e dell’animazione digitale: lo fece inventando tecniche e costruendo strane e complicate macchine per metterle in pratica. Per ricordare la sua vita e i suoi anticipatori lavori, Google gli ha dedicato un doodle particolarmente complesso e interattivo: uno strumento per comporre musica a partire da forme geometrice.

Dopo una laurea in ingegneria e dopo che la sua famiglia si era trasferita dalla città di Gelnhausen a Francoforte, Oskar Fischinger poco più che ventenne conobbe i lavori del regista tedesco Walter Ruttmann, uno dei pionieri dell’animazione astratta. Lavorando da autodidatta, cominciò a sperimentare lui stesso con la cinepresa e una macchina che aveva costruito per creare degli effetti luminosi sfruttando dei cilindri di cera. La sua macchina piacque a Ruttmann, che la usò per alcuni suoi lavori, e Fischinger, dopo averlo raggiunto a Monaco, la usò per un suo cortometraggio oggi noto con il titolo Wax Experiments.

https://vimeo.com/54587174

Pochi anni dopo, nel 1927, dopo che aveva vivacchiato lavorando come animatore ma senza grossi risultati professionali, Fischinger cambiò nuovamente città e si trasferì a Berlino, fondamentalmente per scappare dai suoi creditori. A Berlino aprì un suo studio di animazione e – visto il precedente insuccesso ottenuto dalle sue animazioni, con cui continuò comunque a sperimentare – iniziò a lavorare per il cinema creando invece effetti speciali. Tra le cose più grosse a cui lavorò ci fu Una donna nella luna del grande regista Fritz Lang.

(Il lavoro di Fischinger si vede intorno al minuto 8.30, quando parte il razzo)

Intanto – mentre si consolidava la sua fama come specialista di effetti speciali e produttore di spot pubblicitari – i lavori di animazione di Fischinger cominciarono ad acquistare una maggiore popolarità, venendo proiettati prima in città, poi in tutta Europa e anche negli Stati Uniti. I primi a ricevere critiche e apprezzamenti del pubblico furono i suoi “Studi”, delle animazioni accompagnate da musica considerate i primi video musicali, ma ancora maggior successo Fischinger lo ottenne con Komposition in Blau, per cui nel 1935 fu organizzata una proiezione speciale a Hollywood, dopo la quale venne contattato dalla casa cinematografica Paramount Picture, che gli offrì un lavoro negli Stati Uniti. Fischinger, che nel frattempo aveva cominciato ad avere problemi a lavorare a causa del sempre maggior controllo del regime nazista sulle opere creative e artistiche, accettò e si trasferì a Los Angeles con sua moglie.

Le cose a Hollywood, tuttavia, non funzionarono molto bene: la Paramount – che pagava a Fischinger un salario fisso – voleva esercitare un grande controllo sui suoi lavori e questo portò presto alla rottura del contratto. Fischinger – che lavorò molto producendo spot pubblicitari e collaborò brevemente con Disney ed MGM – riuscì comunque a completare diversi lavori di animazione anche in quegli anni, il più famoso dei quali è Allegretto, che ottenne un ottimo successo di critica e pubblico. Aveva iniziato a lavorarci quando era alla Paramount ma aveva interrotto quando gli era stato comunicato che il film sarebbe uscito in bianco e nero e non a colori come desiderava: anni dopo ricomprò la pellicola grazie all’aiuto del Museum of Non-Objective Painting (che poi sarebbe diventata la fondazione Solomon R. Guggenheim) e la convertì nuovamente a colori.

Lentamente, anche a causa della difficoltà nel trovare finanziatori, sul finire degli anni Quaranta Fischinger si allontanò dal cinema e cominciò invece a dipingere e disegnare (in tutto ha lasciato circa 800 lavori, molti dei quali conservati in gallerie e musei). In quegli anni produsse comunque l’interessante Walking from Munich to Berlin, un film realizzato a partire dalle foto che aveva realizzato durante il viaggio di 350 chilometri che aveva fatto a piedi attraverso la Germania, quando da Monaco si era trasferito a Berlino. Morì a Los Angeles nel 1967.