Twitter ha ritirato la causa contro il governo degli Stati Uniti

Il governo aveva chiesto di sapere l'identità del proprietario di un account molto critico con la presidenza Trump, poi ha deciso di lasciar perdere

Aggiornamento di sabato 8 aprile: Twitter ha ritirato la causa contro il governo degli Stati Uniti dopo che alcuni avvocati del Dipartimento della giustizia avevano fatto sapere di aver abbandonato gli sforzi per conoscere l’identità dell’account @ALT_uscis. Il Guardian ha definito la conclusione della vicenda una vittoria per i difensori della libertà di parola.

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Twitter ha fatto causa al governo degli Stati Uniti, accusando il Dipartimento della Sicurezza Interna di avere cercato di ottenere informazioni sull’identità di un account molto critico nei confronti dell’amministrazione di Donald Trump. La causa è stata depositata presso il tribunale del Northern California District, e descrive le attività svolte dal Servizio delle dogane e della protezione delle frontiere (CBP) per scoprire l’identità dietro @ALT_uscis. L’account esiste dallo scorso gennaio ed è uno dei tanti profili “alternativi” a quelli istituzionali del governo americano, che si descrivono come gestiti anonimamente da impiegati delle agenzie governative e contrari alle politiche adottate da Trump, a partire dai tentativi di rendere molto più difficile l’ingresso negli Stati Uniti da alcuni paesi musulmani.

Lo scorso 14 marzo, scrivono i legali di Twitter, il CBP aveva inviato formale richiesta ai responsabili del social network per avere dettagli su @ALT_uscis, che avrebbero potuto portare all’identificazione del suo proprietario. Tra le informazioni richieste c’erano anche quelle su email e numero di cellulare associati al profilo durante la sua fase di attivazione su Twitter. Dopo avere ricevuto la richiesta, i responsabili di Twitter hanno avvisato il proprietario di @ALT_uscis e hanno inoltre fatto sapere al CBP di volersi opporre in tribunale.

È la prima volta che Twitter si espone così direttamente nei confronti dell’amministrazione Trump e più in generale delle agenzie governative, anche se in passato aveva comunque fatto ricorso in diverse occasioni per tutelare la privacy dei suoi iscritti. La nuova causa chiede al giudice competente se la richiesta della CBP abbia basi legali fondate e se avviare iniziative di questo tipo sia nei poteri dell’agenzia.

I legali di Twitter spiegano inoltre che svelando l’identità del gestore di @ALT_uscis si comprometterebbe la sua libertà di parola, perché non si sentirebbe più libero di esprimere le proprie opinioni temendo provvedimenti nei suoi confronti. Si creerebbe inoltre un pericoloso precedente, dicono, perché il governo potrebbe richiedere altri dati per risalire ai proprietari degli account alternativi a quelli ufficiali, che pubblicano notizie e informazioni con un taglio critico nei confronti della presidenza Trump.