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  • Giovedì 6 aprile 2017

Le foto degli scontri in Venezuela tra manifestanti e polizia

Ci sono stati due diversi cortei con migliaia di persone: uno contro il presidente Maduro, l'altro in suo sostegno

Scontri tra polizia e manifestanti che protestavano contro il presidente Nicolas Maduro, Caracas, 6 aprile 2017 (JUAN BARRETO/AFP/Getty Images)
Scontri tra polizia e manifestanti che protestavano contro il presidente Nicolas Maduro, Caracas, 6 aprile 2017 (JUAN BARRETO/AFP/Getty Images)

Giovedì 6 aprile a Caracas, in Venezuela, ci sono stati violenti scontri tra la polizia e circa 5 mila manifestanti che protestavano contro il presidente Nicolas Maduro. Nello stesso giorno migliaia di persone hanno invece marciato vicino al Parlamento per sostenere il presidente socialista e denunciare presunte interferenze straniere nella crisi che sta attraversando il paese. A El Recreo, un quartiere a est di Caracas, la polizia ha reagito lanciando lacrimogeni e usando cannoni ad acqua per disperdere i manifestanti, molti dei quali avevano il volto coperto e hanno risposto lanciando delle pietre.

Il Venezuela sta attraversando da diverso tempo una crisi politica e sociale: qualche giorno fa il Tribunale Supremo di Giustizia, il massimo organo del sistema giudiziario del Venezuela, aveva restituito il potere legislativo all’Assemblea Nazionale, il Parlamento del paese, a cui lo aveva tolto il 29 marzo. Il Tribunale aveva agito su richiesta del presidente Nicolás Maduro, dopo giorni di proteste, sia da parte dei cittadini sia dei rappresentanti dei governi di altri paesi, tra cui gli Stati Uniti e molti paesi sudamericani. La prima decisione del Tribunale era stata un colpo durissimo per i partiti politici che si oppongono a Maduro: dal 2015 il parlamento venezuelano è controllato dalle opposizioni ed è l’unico organo che contrasta le politiche del presidente, responsabili di avere alimentato la già grave crisi economica che aveva colpito il Venezuela qualche anno fa. Il Tribunale è controllato dal governo e la rimozione dei poteri del Parlamento era stata letta e descritta dalla stampa internazionale come l’ultima mossa di Maduro per accentrare ancora di più i suoi poteri e ridurre al minimo quelli dell’opposizione.