• Martedì 24 gennaio 2017

“Fuocoammare” è stato candidato agli Oscar

Il film di Gianfranco Rosi sull'isola di Lampedusa è candidato per il premio al Miglior documentario

Fuocoammare, il documentario del 2016 di Gianfranco Rosi sull’isola di Lampedusa che lo scorso febbraio ha vinto l’Orso d’oro al Festival del cinema di Berlino è stato candidato per l’Oscar come Miglior documentario. L’annuncio è stato dato oggi, durante l’evento organizzato per comunicare tutte le nomination agli Oscar. Fuocoammare era stato inizialmente inserito nella lista dei possibili candidati al premio per il Miglior film straniero, ma ne era stato escluso a una successiva selezione.

Fuocoammare è stato girato sull’isola di Lampedusa, e ne racconta le due realtà principali: quella di chi ci è nato e ci vive, soprattutto pescatori, e quella dei migranti che ci arrivano dal Nordafrica attraversando il mare. Tra i protagonisti del film ci sono il ragazzino Samuele, di cui Rosi racconta le giornate tra scuola, pesca e famiglia, e il dottor Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa che negli ultimi anni si è trovato ad affrontare in prima persona tutti i problemi sanitari – e non solo – che riguardano i migranti che arrivano sull’isola, dalle gravidanze alle numerose morti. Bartolo di recente ha raccontato la sua esperienza in un libro, Lacrime di sale.

Gianfranco Rosi è nato ad Asmara, in Eritrea, nel 1964, e a vent’anni si è trasferito a New York per studiare cinema. Il suo primo mediometraggio – si chiamano così quando non sono né corti né lunghi – si intitola Boatman ed è stato realizzato dopo un viaggio in India. Nel 2010 Rosi ha girato El sicario – Room 164, un film-intervista su un ex sicario messicano che lavorava per  un cartello della droga. Rosi è però noto al cosiddetto “grande pubblico” italiano dal 2013, quando il suo documentario Sacro GRA – girato sul Grande Raccordo Anulare di Roma – ha vinto il Festival di Venezia. Gli esperti di cinema parlano di Rosi come di un regista che ama conoscere a fondo i posti dove sono ambientate le storie che racconta: per girare Fuocoammare, per esempio, ha vissuto più di un anno a Lampedusa.