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  • Mercoledì 28 dicembre 2016

Russia e Turchia hanno trovato un accordo per una tregua in Siria, dice l’agenzia turca Anadolu

L’agenzia turca Anadolu ha scritto che i rappresentanti di Turchia e Russia hanno trovato un accordo per un cessate il fuoco in Siria. La tregua dovrebbe entrare in vigore a mezzanotte e dovrebbe riguardare tutte quelle aree nelle quali le forze alleate di Assad stanno combattendo contro i ribelli. Anadolu ha scritto che le «organizzazioni terroristiche saranno escluse dall’accordo», anche se non ha specificato di quali organizzazioni terroristiche si parli: probabilmente è incluso Jabhat Fatah al Sham, il gruppo primo conosciuto con il nome Jabhat al Nusra, cioè la divisione siriana di al Qaida. La fonte di Anadolu ha detto che se il cessate il fuoco funzionerà, ci saranno dei negoziati ad Astana, la capitale del Kazakhstan, sotto la guida di Turchia e Russia. Per ora comunque sembra che il piano non sia ancora stato presentato in via definitiva ai gruppi ribelli.

Ci sono alcune osservazioni preliminari da fare sull’accordo annunciato da Anadolu. Anzitutto l’accordo dice di escludere le organizzazioni terroristiche, ma Russia e Turchia non sono d’accordo su cosa definire “terrorismo”. Per esempio i curdi siriani sono considerati terroristi dai turchi ma non dai russi, e i russi considerano terroristi praticamente tutti i ribelli che combattono il regime siriano di Bashar al Assad, quindi anche i gruppi alleati o appoggiati dalla stessa Turchia (come l’Esercito Libero Siriano e Ahram al Sham). Russia e Turchia potrebbero invece essere d’accordo sul definire terrorista Jabhat Fateh al Sham, il che sembra sollevare un altro problema. Da alcune settimane si parla della possibilità che Jabhat Fateh al Sham e Ahram al Sham (gruppo islamista considerato molto radicale, ma non tanto quanto Jabhat Fateh al Sham) si uniscano. L’accordo tra Turchia e Russia potrebbe dover costringere Ahram al Sham a prendere una decisione definitiva: se si dovesse unire a Jabhat Fateh al Sham rimarrebbe fuori dall’accordo; in caso contrario rischierebbe di indebolire sensibilmente il fronte dei ribelli a Idlib, l’unica grande città siriana ancora sotto il controllo delle opposizioni dopo la vittoria del regime ad Aleppo.

C’è poi un’altra cosa da dire sull’accordo annunciato da Anadolu, che riguarda più le modalità con cui è stato raggiunto piuttosto che il suo contenuto. Al di là del fatto che il cessate il fuoco funzionerà o meno – e i diversi tentativi fatti finora non hanno avuto successo – è importante notare il ruolo sempre più centrale che sta assumendo la Russia nei negoziati sul futuro della Siria. Come ha scritto l’analista Michael Horowitz su Twitter, «la Russia è riuscita a estromettere praticamente tutti, tra cui l’ONU, gli Stati Uniti e i paesi del Golfo».