Chi è Anna Scavuzzo, quasi sindaca di Milano

Dopo l'"autosospensione" di Beppe Sala per l'inchiesta su Expo 2015, toccherà alla sua vice il governo della città

Anna Scavuzzo (ANSA/STEFANO PORTA)
Anna Scavuzzo (ANSA/STEFANO PORTA)

In seguito alle notizie delle indagini sul suo conto nell’ambito dell’inchiesta su Expo 2015, il sindaco di Milano Beppe Sala ha annunciato la propria autosospensione dagli incarichi di governo della città. Questa mattina ha incontrato il prefetto di Milano, Alessandro Marangoni, per formalizzare la sua decisione, che però secondo il Corriere della Sera non sarebbe stata accettata perché priva di basi giuridiche (l’autosospensione è prevista dalla legge Severino solo in seguito a una condanna di primo grado, non per un avviso di garanzia). Sala ha comunque ribadito di volere lasciare le deleghe alla vicesindaca Anna Scavuzzo (e per alcune altre competenze ad Arianna Censi, vicesindaco della Città metropolitana di Milano).

Chi è Anna Scavuzzo
Anna Scavuzzo è insegnante di Fisica, ha quarant’anni, è sposata e ha avuto una lunga esperienza nello scoutismo, come ci tiene spesso a ricordare. Ha iniziato a fare politica nel 2011, quando si è candidata con una lista civica a sostegno dell’allora candidato sindaco Giuliano Pisapia. Una volta eletta era diventata capogruppo in Consiglio comunale, condividendo molte delle posizioni di Pisapia ma avvicinandosi intanto anche a quelle del Partito Democratico, che stavano cambiando man mano che cresceva la leadership di Matteo Renzi nel partito. Nel 2013 aveva lasciato la corrente più vicina a Pisapia entrando nel PD, e diventando per i suoi colleghi di partito e per la stampa locale “una renziana di ferro”.

Quando un anno fa Beppe Sala aveva deciso di candidarsi a sindaco di Milano con il centrosinistra, Scavuzzo era stata una delle sue più convinte sostenitrici. Rieletta alle elezioni comunali nel giugno di quest’anno, Scavuzzo è stata scelta come vicesindaco sia per le sue capacità di mediazione, sia per le sue numerose conoscenze nel mondo cattolico e anche negli ambienti della comunità islamica.

In questi mesi Scavuzzo ha lavorato soprattutto sull’istruzione, le politiche per i giovani e per le varie comunità religiose della città. Nella sua biografia sul sito del comune, Scavuzzo dice di aver lavorato «nell’ambito delle tecnologie informatiche applicate prima in una Fondazione di partecipazione e poi in una società di un grande gruppo editoriale». Dice anche di essere «cresciuta nell’ambiente scout dell’AGESCI» e di fare volontariato per «il servizio educativo». Vive nel quartiere di Lambrate insieme a suo marito. Da reggente di Sala, dovrà occuparsi di temi di grande importanza per lo sviluppo futuro di Milano, a partire dalla questione della riorganizzazione e della dismissione dei vecchi scali ferroviari, un progetto urbanistico molto importante e di cui si discute da anni.