• Moda
  • Mercoledì 23 novembre 2016

Da dove vengono le zip

Perché su quasi tutte ci trovate scritto YKK? Per cosa vennero brevettate? E cosa fu la "battaglia delle patte"?

Il brevetto depositato da Whitcomb L. Judson nel 1983
Il brevetto depositato da Whitcomb L. Judson nel 1983

Vi sarà capitato di leggere sulle cerniere dei vostri pantaloni o delle vostre giacche la sigla YKK. E forse non ci avete mai fatto caso ma la potreste trovare anche sulle zip di zaini, astucci e portafogli, indipendentemente dalla ditta che li produce. YKK (Yoshida Kogyo Kabushikikaisha) è una ditta giapponese che produce cerniere dal 1934, lo stesso periodo in cui le zip vennero impiegate nell’industria della moda prendendo il posto dei bottoni, nonostante fossero state inventate quasi ottant’anni prima. Oggi le zip vengono prodotte in tutto il mondo con una marcata diversificazione geografica: le aziende europee si occupano soprattutto di quelle per i vestiti e gli accessori di lusso, mentre la maggior parte viene realizzata in Asia, con la YKK e la rivale cinese SBS che si spartiscono il mercato.

La storia delle cerniere iniziò nel 1851, quando l’inventore Elias Howe depositò il brevetto di una “chiusura automatica e continua per vestiti”. Howe era già celebre per un’altra invenzione importante, quella della macchina da cucire, ed è forse per questo che non commercializzò anche questa nuova idea. Ci pensò molti anni dopo un altro inventore, Whitcomb Judson, che nel 1893 presentò alla fiera mondiale di Chicago un progetto molto simile a quello di Howe. Il disegno sul brevetto di Judson raffigurava una chiusura per le scarpe, ma nel testo di accompagnamento si prevedeva già un suo utilizzo per altri oggetti come guanti, corsetti, lettere e borse. Essendo il primo ad averlo messo sul mercato, Judson è considerato l’inventore della zip.

Fu poi Gideon Sundback, un ingegnere elettrico di origini svedesi, a migliorare il prototipo e renderlo più simile alle cerniere che utilizziamo oggi. Il nome “zip” fu inventato dalla società B. F. Goodrich, che utilizzò le cerniere di Sundback per gli stivali di gomma che produceva e che iniziò a chiamare “gli zipper”. Oltre agli stivali, le cerniere furono usate per i portatabacco e, solo dal 1925, per le giacche di pelle dalla ditta Schott NYC. Cinque anni più tardi vennero utilizzate nei capi di abbigliamento per bambini così da renderli più autonomi nel vestirsi. Il momento di svolta fu però il 1937, quando la zip superò i bottoni nella “battaglia delle patte”: gli stilisti francesi, infatti, iniziarono a inserirle sempre più spesso nei pantaloni da uomo al posto dei bottoni, mentre la rivista di moda Equire dichiarò le zip “l’idea più innovativa nel confezionamento di capi a uomo”.

Oggi la gran parte della produzione delle cerniere avviene in Asia, in particolare nelle fabbriche della YKK e della SBS, che si contendono il ruolo di leader nel settore e che, secondo gli esperti, si spartiscono la metà del mercato mondiale delle cerniere lampo. YKK è da molti anni la maggiore produttrice di zip al mondo. Fondata nel 1934 da Tadao Yoshida, l’azienda è cresciuta moltissimo nell’arco di pochi decenni, aprendo stabilimenti in 71 paesi. Nonostante sia tuttora la maggiore produttrice, il primato della YKK ha iniziato a vacillare. I suoi maggiori concorrenti arrivano dal mercato cinese e in particolare dall’azienda SBS, fondata nel 1984 nella città costiera di Jinjiang. La SBS ha iniziato vendendo i suoi prodotti a basso costo ai marchi della grande distribuzione prima di affermarsi sul mercato globale, invadendo in modo considerevole il territorio della YKK.

Dal punto di vista dell’innovazione, il settore dei capi di lusso è quello più importante e quello storicamente controllato dai marchi europei. Tra questi c’è lo svizzero Riri fondato nel 1936, e quello italiano Raccagni, che produce cerniere di lusso dal 1983 in collaborazione con Tom Ford. Altro marchio italiano tra i più longevi e prestigiosi è Lampo, che ha l’esclusiva sulle zip inserite nei capi Balmain. YKK e SBS stanno cercando di inserirsi anche in questo settore. La prima sembra avvantaggiata perché non produce solo le cerniere ma anche i macchinari per realizzarle e questo favorisce la produzione di nuove zip e la possibilità di andare incontro alle esigenze dei nuovi clienti. Nel 2015 YKK ha inoltre aperto uno showroom a Londra, il primo di questo genere: progettato dall’architetto e fashion designer Kei Kagami, permette di mostrare le novità dell’azienda e far incontrare stilisti e potenziali clienti.

SBS sta seguendo i passi di YKK e ha aperto un reparto di ricerca e sviluppo che ha prodotto 380 brevetti (un numero di cerniere brevettate secondo solo alla YKK). In questo modo, SBS ha conquistato clienti di alto profilo come il marchio Giorgio Armani, nonostante non si sia ancora smarcata completamente dal pregiudizio legato alla scarsa qualità dei prodotti cinesi.