Nella decima giornata di gare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, finita mentre in Italia era notte, sono state assegnate molte medaglie e sono successe diverse cose interessanti: almeno di una gara, il salto con l’asta maschile vinto dal brasiliano Thiago Braz da Silva, si parlerà per un bel po’.
La prima parte della giornata era finita bene per gli atleti italiani, con la medaglia d’oro di Elia Viviani nell’omnium arrivata nella nostra tarda serata, ed è proseguita altrettanto bene soprattutto negli sport di squadra.
L’altra cosa importante da sapere sulle gare di stanotte, prima di cominciare il riepilogo, è che sono state parzialmente condizionate dal brutto tempo: la giornata a Rio de Janeiro era molto ventosa, tanto che le gare di vela e di tuffi sono iniziate in ritardo e a un certo punto anche il programma dell’atletica leggera è stato sospeso a causa di un gran temporale. Quando ha cominciato a piovere si stavano tenendo le batterie della gara maschile sui 110 metri ostacoli: a chi ha corso sotto la pioggia è stata data poi la possibilità di fare una nuova batteria. Almeno abbiamo delle foto molto belle.
Thiago Braz da Silva ha vinto l’oro nel salto con l’asta
È stata la storia più bella della giornata e probabilmente rimarrà come uno dei momenti iconici di queste Olimpiadi. La gara maschile del salto con l’asta a queste Olimpiadi aveva un atleta strafavorito, il francese Renaud Lavillenie, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra del 2012 e detentore dell’attuale record mondiale (6,16 metri, ottenuto nel febbraio 2014). Lavillenie non ha deluso: a un certo punto ha saltato 5,98 metri, un centimetro in più di quanto nel 2012 gli permise di vincere la medaglia d’oro. Il brasiliano Da Silva, 22 anni, non aveva mai saltato più alto di 5,93 in gara: ha provato a saltare i 6,03 una prima volta, senza riuscirci; ci ha provato una seconda volta e ce l’ha fatta. Record olimpico. Lavillenie non è riuscito a stargli dietro – ha provato inutilmente a saltare 6,08 metri – e Da Silva ha vinto la medaglia d’oro.
Il pubblico ha seguito la gara con particolare trasporto, accompagnando i salti riusciti di Da Silva con grandissimi incitamenti e applausi e fischiando i salti del francese Lavillenie, che alla fine se n’è lamentato (paragonandosi però a Jesse Owens fischiato a Monaco nel 1936: anche meno). Molti hanno paragonato la vittoria di Da Silva ad altri momenti iconici della storia dei Giochi, come la medaglia d’oro di Cathy Freeman alle Olimpiadi di Sydney o quella di Michael Johnson nei 200 metri ad Atlanta. Cose che resteranno: un atleta di casa che ribalta i pronostici, fa molto meglio di come aveva mai fatto in carriera, registra un record Olimpico e vince la medaglia d’oro facendo fuori il campione uscente.
Il finale incredibile dei 400 metri femminili
Un’altra cosa mai vista o quasi è accaduta nella finale femminile dei 400 metri. La medaglia d’oro è stata vinta da Shaunae Miller delle Bahamas, che al momento dell’arrivo si è letteralmente tuffata – o è inciampata? – pur di tagliare il traguardo un attimo prima della statunitense Allyson Felix, medaglia d’argento. Per avere un’idea: Miller ha concluso la gara in 49 secondi e 44 centesimi, Felix in 49 secondi e 51 centesimi. La medaglia di bronzo è stata vinta dalla giamaicana Shericka Jackson mentre l’italiana Libania Grenot è arrivata ultima con il tempo di 51 e 25.
Miller ha 22 anni, un anno fa era arrivata seconda dietro Felix ai Mondiali di Pechino: quando mancavano 50 metri aveva un certo vantaggio, ma poi Felix ha rimontato molto e sembrava potesse vincere. Felix, che ha trent’anni, è una delle più famose atlete statunitensi e aveva vinto i 200 metri alle Olimpiadi di Londra: con quella di stanotte ha messo insieme sette medaglie olimpiche.
Here is the finish everyone is talking about. Shaunae Miller denied Allyson Felix 400m #Gold in stunning fashion. pic.twitter.com/D353HQ7efL
— Dylan (@DylansFreshTake) August 16, 2016
Il judoka Islam El Shehaby è stato cacciato
Il judoka egiziano Islam El Shehaby, che qualche giorno fa aveva rifiutato di stringere la mano a un suo collega israeliano alla fine del loro incontro, è stato mandato a casa dal comitato olimpico dell’Egitto. La decisione è arrivata con un certo ritardo rispetto a quanto molti avevano chiesto, e solo dopo che il Comitato Olimpico Internazionale ha diffuso un duro comunicato di condanna del gesto, «contrario allo spirito di amicizia incarnato dai valori olimpici». El Shehaby, che aveva perso contro l’israeliano Or Sasson, non aveva comunque altre gare da disputare a queste Olimpiadi.
David Rudisha ha vinto di nuovo
L’atleta kenyano David Rudisha, medaglia d’oro degli 800 metri alle Olimpiadi di Londra del 2012, ha vinto la anche alle Olimpiadi di Rio de Janeiro grazie a un ultimo giro formidabile. Rudisha, che è anche detentore del record mondiale, è diventato così il primo atleta dopo il neozelandese Peter Snell nel 1964 a difendere il titolo olimpico negli 800 metri.
Rudisha era il favorito – alcuni lo considerano il più grande di sempre su questa distanza – ma la sua vittoria non era data per scontata: dopo l’oro di Londra aveva avuto diversi problemi e infortuni, tanto da aver saltato i Mondiali del 2013, veniva da un’operazione al ginocchio, una stagione deludente e alle qualificazioni nazionali era arrivato soltanto terzo. Stanotte ha fatto il tempo migliore della sua stagione, mostrandosi velocissimo soprattutto negli ultimi 300 metri e sapendo aspettare: il suo connazionale Alfred Kipketer, 19 anni, che lo aveva battuto nelle qualificazioni nazionali, era partito fortissimo correndo i primi 200 metri in appena 23 secondi. Alla fine però è arrivato settimo. La medaglia d’argento è stata vinta dall’algerino Taoufik Makhloufi, quella di bronzo dallo statunitense Clayton Murphy.
È morto l’allenatore tedesco della canoa
Stefan Henze, allenatore tedesco della canoa a slalom, è morto a causa delle ferite riportate la settimana scorsa in un incidente stradale nei pressi del parco olimpico di Rio de Janeiro. Henze, che aveva 35 anni e alle Olimpiadi del 2004 aveva vinto una medaglia d’argento, aveva avuto un incidente venerdì a bordo di un taxi, su cui stava viaggiando insieme a un altro allenatore: il taxi si era scontrato contro una barriera di cemento e Henze aveva sbattuto la testa. Il Comitato olimpico tedesco organizzerà oggi una veglia e ha chiesto al Comitato Olimpico Internazionale di tenere la bandiera tedesca a mezz’asta durante tutte le gare di oggi.
Stefan Henze, a sinistra, con Marcus Becker dopo la loro medaglia d’argento alle Olimpiadi di Atene. (ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images)
L’errore di Simone Biles
La ginnasta statunitense Simone Biles – considerata la migliore del mondo e forse di tutti i tempi – non riuscirà a raggiungere a questi giochi l’obiettivo di vincere cinque medaglie d’oro nella stessa Olimpiade. Biles infatti è arrivata terza nella gara alla trave, dietro la sedicenne statunitense Laurie Hernandez, medaglia d’argento, e l’olandese Sanne Wevers, medaglia d’oro. Biles si era qualificata alla finale col punteggio migliore: ma a un certo punto durante il suo esercizio è scivolata e si è dovuta aggrappare con una mano pur di restare sopra la trave. Dopo ha proseguito benissimo l’esercizio, ma l’errore ha condizionato il suo punteggio.
L’esercizio alla trave è particolarmente complesso, anche per gli standard della ginnastica. È considerato l’attrezzo più precario della disciplina, che il Guardian sintetizza così: bisogna muoversi «con grande rigore su una piattaforma larga poco più di una carta di credito e alta più di un metro da terra». Dopo la gara, Biles ha detto di non essere delusa dalla medaglia di bronzo – «tutti vorrebbero vincere un bronzo alle Olimpiadi» – ma dalla qualità del suo esercizio. Altri hanno elogiato comunque la sua capacità di restare aggrappata alla trave, dopo uno scivolone che avrebbe fatto cadere a terra altre atlete («Mi ha impressionato, lo vedo come un trionfo», ha detto la sua allenatrice Aimee Boorman). Biles a questi Giochi aveva già vinto l’oro nel concorso individuale, in quello a squadre e nel volteggio; oggi può ottenere una quarta medaglia nel corpo libero, che è la sua disciplina preferita.
Evgeny Tishchenko è andato a terra e poi ha vinto
Il russo Evgeny Tishchenko ha vinto la medaglia d’oro nella categoria dei pesi massimi nel pugilato maschile battendo il kazako Vassiliy Levit. Tishchenko ha vinto ai punti all’unanimità, ma la decisione dei giudici è stata accolta da molti fischi perché Tishchenko ha giocato tutto l’incontro in difesa: era sembrato subire più colpi di quelli che ha dato e al terzo round, dopo aver subìto un taglio alla testa, a un certo punto è scivolato ed è caduto a terra. I fischi sono proseguiti anche durante la premiazione, tanto che Levit ha dovuto chiedere al pubblico di fare silenzio durante l’inno russo mettendosi il dito davanti alla bocca. La medaglia di bronzo è stata vinta dall’uzbeko Rustam Tulaganov e dal cubano Erislandy Savon.
Il Regno Unito sta andando benissimo
Per molti anni il medagliere olimpico è stato dominato da Stati Uniti e Russia, poi nelle ultime edizioni da Stati Uniti e Cina. Le cose forse stanno cambiando: nelle ultime 24 ore il Regno Unito ha vinto cinque medaglie d’oro e tre d’argento, abbastanza da superare la Cina al secondo posto del medagliere. Il Regno Unito ha vinto l’oro nel tennis, nel golf, nella ginnastica, nel ciclismo e nella vela. Questi risultati stanno già facendo scrivere delle analisi alla stampa britannica, per cercare di capire le ragioni di questo exploit: a questo punto dei Giochi gli atleti del Regno Unito hanno vinto più medaglie di quante ne avevano vinto nel 2012 a Londra battendo ogni precedente record (e appunto, quei Giochi si tenevano a Londra). Nell’era moderna delle Olimpiadi, cioè dal 1896, nessun paese ha aumentato il numero di medaglie vinte nell’edizione dei Giochi successiva a quella ospitata in casa.
In generale i fondi per gli sport olimpici sono stati aumentati dell’11 per cento in questi quattro anni, e soprattutto si è deciso di dare più fondi alle discipline che avevano portato delle medaglie e tagliarli alle discipline che non ne avevano portate. La strategia, per quanto brutale, ha funzionato: il nuoto è l’unica disciplina in cui il Regno Unito ha ottenuto una medaglia, tra quelle che sono state coinvolte dal taglio dei fondi, ma nelle altre le cose sono andate benissimo.
Eleftherios Petrounias, tedoforo e medaglia d’oro
L’atleta greco Eleftherios Petrounias era stato il primo atleta a portare la torcia olimpica dopo l’accensione a Olympia, in Grecia, lo scorso aprile; lunedì ha vinto la medaglia d’oro negli anelli, e sembra che non sia mai successo che il primo tedoforo vincesse la medaglia d’oro ai Giochi. Per la Grecia è stata la prima medaglia d’oro negli anelli da quella vinta da Dimosthenis Tampakos nel 2004.
Petrounias ha 25 anni, è anche campione europeo e mondiale in carica ma non aveva mai gareggiato alle Olimpiadi: ha una storia un po’ travagliata, fatta di bullismo quando era bambino (lo prendevano in giro perché era piccoletto), tre anni di pausa dalla ginnastica quando era adolescente per via del troppo stress, due chiodi inseriti in un dito dopo un infortunio, due operazioni di ernia.
Il terzo oro consecutivo di Mijaín López Núñez
Il cubano Mijaín López Núñez ha vinto la medaglia d’oro nella lotta greco-romana per atleti fino a 130 kg, battendo 3-0 il turco Rıza Kayaalp. Per Lopez – che nel 2012 era stato portabandiera di Cuba – è la terza medaglia d’oro consecutiva alle Olimpiadi: è considerato uno dei più grandi lottatori di tutti i tempi.
Un po’ di altri risultati
L’Italia femminile di pallanuoto ha battuto la Cina 12-7 nei quarti di finale ed è passata in semifinale, dove incontrerà mercoledì la Russia. L’altra semifinale sarà giocata da Ungheria e Stati Uniti. La nazionale maschile di pallanuoto, invece, giocherà oggi i quarti di finale contro la Grecia.
Un’altra bella notizia per l’Italia è arrivata dal beach volley maschile, dove Daniele Lupo e Paolo Nicolai hanno battuto 2-1 i russi Nikita Liamin e Dimitri Barsouk qualficandosi così in semifinale. È stata una partita molto combattuta, anche perché a causa del brutto tempo faceva un gran freddo e la sabbia era bagnata e pesante: Lupo e Nicolai hanno vinto il primo set 21-18, hanno perso il secondo 20-22 e hanno vinto poi il tie break 15-11. Il 18 agosto giocheranno in semifinale contro i vincenti tra i russi Semenov-Krasilnikov e i cubani Diaz-Gonzalez.
L’Italia maschile di pallavolo ha perso contro il Canada ma era una partita ininfluente ai fini della classifica del girone: la prossima partita saranno i quarti di finale contro l’Iran, mercoledì. Un altro quarto di finale sarà giocato da Brasile e Argentina, gli altri due saranno definiti dagli incontri di oggi.
Nella pallacanestro maschile la Spagna ha battuto l’Argentina 92-73, ma entrambe si sono qualificate ai quarti di finale. La Spagna ai quarti di finale giocherà contro la Francia, l’Argentina contro gli Stati Uniti. Gli altri quarti: Australia-Lituania e Croazia-Serbia. Nel torneo femminile, invece, i quarti di finale cominciano oggi con le partite tra Stati Uniti e Giappone, Spagna e Turchia, Australia e Serbia. Mercoledì si giocherà Francia-Canada.
Il medagliere a questo punto
Mica male noi.