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  • Lunedì 8 agosto 2016

Ci sono almeno 63 morti per un attentato suicida in un ospedale in Pakistan

A Quetta, nell'ovest del paese: ci sono anche decine di feriti, per ora nessun gruppo ha rivendicato l'attentato

(BANARAS KHAN/AFP/Getty Images)
(BANARAS KHAN/AFP/Getty Images)

Lunedì c’è stato un attentato suicida in un ospedale di Quetta, una città nel Pakistan occidentale. Nell’attacco sono state uccise almeno 63 persone e ci sono decine di feriti. L’esplosione è avvenuta poco dopo che il corpo di Bilal Kasi, un noto avvocato che era stato ucciso qualche ora prima, era arrivato all’ospedale. Non è chiaro se i due eventi siano collegati in qualche modo. A causa dell’arrivo del corpo di Kasi, attorno all’ospedale al momento dell’attacco si erano riuniti decine di avvocati e di altre personalità. L’attacco è stato rivendicato sia dall’ISIS che da al Qaida, ma diversi esperti ritengono più credibile la rivendicazione di al Qaida.

Il primo ministro pakistano, Nawaz Sharif, ha condannato l’attacco e ha ordinato alle autorità locali del Belucistan, la provincia nella quale si trova Quetta, di aumentare le misure di sicurezza nei luoghi pubblici. Il Belucistan è una delle province storicamente più instabili del Pakistan: ha una lunga storia di ribellioni e guerriglia di diversi gruppi beluci separatisti, ma ha avuto molti problemi anche per la presenza di al Qaida.