La Corte Suprema degli Stati Uniti si è espressa contro una legge del Texas che imponeva molte limitazioni alle cliniche per gli aborti
Lunedì 27 giugno la Corte Suprema degli Stati Uniti si è espressa contro una legge in vigore nello stato del Texas che imponeva molte limitazioni alle cliniche in cui si praticano gli aborti: la legge imponeva che ogni clinica dovesse essere dotata di un reparto di chirurgia come i normali ospedali, e richiedeva che i medici delle cliniche fossero dipendenti di un ospedale nelle vicinanze per poter ammettere i pazienti in caso di necessità. La legge del Texas era considerata molto restrittiva: da quando fu approvata nel 2013, delle 41 strutture che praticavano aborti in Texas ne sono rimaste solo 18. Anche molti altri stati degli Stati Uniti hanno leggi simili, sulle quali si prevede che la decisione della Corte Suprema avrà conseguenze. La decisione della Corte Suprema era molto attesa, ed era stata definita la più importante in materia di aborto negli ultimi vent’anni.