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  • Mercoledì 18 maggio 2016

Il Siviglia ha vinto l’Europa League

Per la terza volta di seguito, battendo il Liverpool 3 a 1

Kevin Gameiro del Siviglia festeggia il gol dell'1-1 
(Lars Baron/Getty Images)
Kevin Gameiro del Siviglia festeggia il gol dell'1-1 (Lars Baron/Getty Images)

Il Siviglia ha vinto l’Europa League 2015/2016 dopo aver battuto in finale il Liverpool allo stadio Sankt Jakob-Park di Basilea, in Svizzera. Nel primo tempo il Liverpool è passato in vantaggio con un gol segnato da Sturridge al 35esimo minuto; il Siviglia ha pareggiato pochi secondi dopo l’inizio del secondo tempo con un gol di Kevin Gameiro e ha poi rimontato con la doppietta di Coke. In questo modo il Siviglia ha anche ottenuto il diritto di partecipare alla fase a gironi di Champions League, a cui entrambe le squadre non sono riuscite ad accedere dai propri campionati. Il Siviglia aveva già vinto le ultime due edizioni dell’Europa League: è la prima volta che una squadra vince questo torneo per tre anni consecutivi.

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L’Europa League 2015/2016 si conclude stasera con la finale tra Liverpool e Siviglia al Sankt Jakob-Park di Basilea, in Svizzera: la partita inizierà alle 20.45 e sarà arbitrata dallo svedese Jonas Eriksson. Il Liverpool ha vinto l’Europa League (quando era ancora la vecchia Coppa UEFA) nel 1973, nel 1976 e nel 2001. Quella del 2001 fu anche l’ultima finale disputata dalla squadra inglese, che sconfisse 5 a 4 gli spagnoli del Deportivo Alaves in una partita incredibile, forse la miglior finale nella storia della Coppa UEFA/Europa League. Il Siviglia in finale di Europa League invece è una cosa che ormai diamo quasi per scontata. Questa è la terza successiva che disputa e se stasera dovesse vincere sarebbe la prima squadra a vincerne tre consecutivamente: nel 2014 sconfisse in finale il Benfica e l’anno scorso vinse contro il Dnipro. La finale di stasera non è importante solo per il trofeo, ma anche perché chi vince ottiene il diritto di partecipare alla fase a gironi di Champions League, a cui entrambe le squadre non sono riuscite ad accedere dai propri campionati.

Il Liverpool ha avuto un percorso leggermente più difficile di quello del Siviglia: ha vinto il proprio girone davanti a Sion, Rubin Kazan e Bordeaux. Nei sedicesimi ha eliminato l’Augsburg e agli ottavi è riuscito a eliminare il Manchester United dopo aver vinto in casa e pareggiato in trasferta. Ai quarti di finale il Liverpool ha eliminato il Borussia Dortmund al termine di una partita di ritorno incredibile. L’andata, giocata in Germania, era finita 1 a 1 e dopo i dieci minuti iniziali della partita di ritorno il Borussia era già praticamente qualificato: aveva segnato al quinto e al nono minuto. Ad inizio secondo tempo però il Liverpool aveva segnato il gol dell’1 a 2, ma dopo appena dieci minuti il Borussia si era riportato in vantaggio di due gol. A quel punto, il Liverpool avrebbe dovuto segnare tre gol per passare il turno, cosa che è successa: il Borussia ha subito due gol in dieci minuti tra il 66esimo e il 78esimo e nei minuti di recupero il difensore croato del Liverpool Dejan Lovren ha segnato di testa il gol della qualificazione. In semifinale il Liverpool ha eliminato il Villarreal ribaltando il risultato dell’andata — 1 a 0 per il Villarreal — vincendo in casa al ritorno per 3 a 0.

 

Il Siviglia invece aveva iniziato la stagione europea ai gironi di Champions League, dove però non era riuscito a passare il turno classificandosi al terzo posto dietro Juventus e Manchester City. Dal terzo posto in Champions è stato quindi retrocesso ai sedicesimi di Europa League e da lì alla finale ha eliminato nell’ordine Molde, Basilea, Atletico Bilbao e Shakhtar Donetsk.

Il Liverpool di Klopp

L’allenatore tedesco Jürgen Klopp allena il Liverpool da metà ottobre. È stato assunto dopo l’esonero di Brendan Rodgers, che nelle prime otto partite della stagione di Premier League aveva vinto solo tre volte. Klopp è considerato uno dei più brillanti allenatori di calcio in circolazione e ha scelto di lasciare il Borussia Dortmund al termine della scorsa stagione, dopo essere riuscito a vincere due campionati tedeschi e a far giocare alla sua squadra un calcio spettacolare, oltre che molto efficace, grazie al quale è diventato famoso.

Da quando è a Liverpool, Klopp sembra stia ripercorrendo lo sviluppo tattico intrapreso con il Borussia, questa volta però con una squadra già competitiva ma ovviamente meno abituata al suo gioco. Dopo tre pareggi nelle prime tre partite, il Liverpool di Klopp ha cominciato a mettere insieme una decina di ottimi risultati, interrotti solo dalla sconfitta casalinga contro il Crystal Palace a novembre. Tra gennaio e febbraio la squadra ha passato un periodo negativo, in cui è riuscita a vincere poco, ed è scesa fino alla metà della classifica. Da lì la squadra ha faticato a mantenere un andamento regolare ed ha concluso il campionato in ottava posizione, fuori dalla zona che garantisce l’accesso all’Europa League.

Pur non essendo una squadra costruita per il gioco di Klopp, il Liverpool ha nella propria rosa diversi giocatori con caratteristiche simili al primo Borussia Dortmund. I due centrali di difesa, Dejan Lovren e Martin Skrtel, sono simili a Neven Subotic e Mats Hummels, centrali del Borussia: due giocatori possenti ma in grado anche di gestire la palla. A centrocampo, Adam Lallana e Emre Can non hanno la stessa qualità che garantivano Marco Reus e Ilkay Gundogan ma sembrano comunque adatti a questo tipo di gioco. Lucas Leiva e James Milner invece ricoprono lo stesso ruolo di mediano interditore — fondamentale per le ripartenze — occupato fra i tedeschi da Sven Bender e da Sebastian Kehl. In attacco, Coutinho, Firmino e Sturridge soddisfano le richieste di Klopp: sono tutti molto bravi con i piedi, sanno giocare con intensità e conoscono i ruoli previsti dalle nuove tattiche della squadra.

 

Un altro aspetto fondamentale della filosofia di Klopp è l’ottimo rapporto che riesce a creare con ogni membro della squadra. Al termine di quasi ogni partita vinta quest’anno, Klopp è entrato in campo per abbracciare e sostenere i giocatori e per salutare il pubblico. Per molti, nonostante i risultati non brillanti in campionato, Klopp sta riuscendo piano piano a restituire al Liverpool una mentalità vincente, dopo la difficile Premier League del 2014 persa clamorosamente nelle ultime giornate.

La stagione del Siviglia

In questa stagione ci sono state due squadre del Siviglia: una ha giocato in campionato e l’altra in Europa League. La stagione della squadra allenata da Unai Emery era partita abbastanza male su tutti i fronti: fatta eccezione per la convincente vittoria contro il Borussia Mönchengladbach nella prima partita della fase a giorni della Champions League — a cui ha partecipato grazie alla vittoria dell’Europa League dello scorso anno — il Siviglia aveva perso contro Atletico Madrid, Celta Vigo e Las Palmas e pareggiato con Malaga e Levante. Dopo più di un mese dall’inizio del campionato, il 26 settembre il Siviglia era riuscito a vincere la sua prima partita nella Liga 2015/16.

La squadra ha poi continuato a faticare fino a dicembre, quando si è ritrovata in decima posizione in campionato e ultima nel proprio girone di Champions. In estate tuttavia il Siviglia era stato indebolito parecchio: erano stati venduti l’attaccante Carlos Bacca al Milan, il terzino Aleix Vidal al Barcellona e il trequartista Piotr Trochowski all’Augsburg. Per sostituirli aveva scelto di puntare su giocatori di seconda scelta come Michael Krohn-Dehli, Marco Andreolli, Adil Rami e Gaël Kakuta. Quelli più forti, Ciro Immobile, Fernando Llorente e Evgen Konoplyanka, a metà stagione dovevano ancora inserirsi nei meccanismi di gioco della squadra e dell’allenatore Unai Emery: Immobile è poi stato ceduto in prestito al Torino nel mercato invernale, Llorente ha continuato a giocare molto poco mentre Konoplyanka è riuscito a prendersi un posto da titolare fisso, nonostante per sua stessa ammissione appena arrivato in Spagna si era quasi pentito di aver lasciato l’Ucraina per via dell’intensità del calcio spagnolo. Il problema più grosso del Siviglia è stato rappresentato dalla fase difensiva, che nei primi mesi della stagione aveva subito molti più gol di quanto ci si poteva aspettare. Emery inoltre ha avuto bisogno di tempo per integrare i nuovi giocatori e ci è voluto il mercato invernale per dare una sistemata alla squadra.

In Europa League il Siviglia ha confermato invece di essere una squadra molto difficile da affrontare nelle partite ad eliminazione diretta, in cui non subisce un’eliminazione da tre anni. I giocatori più importanti del Siviglia sono essenzialmente quattro: il mediano polacco Grzegorz Krychowiak, che in Europa è uno dei migliori giocatori nel suo ruolo, il trequartista argentino Ever Banega, l’ala destra Vitolo e la punta francese Kevin Gamiero, capocannoniere della squadra con 16 gol segnati in questa stagione.

 

Stasera il Liverpool non potrà schierare il difensore titolare Mamadou Sakho, squalificato dalla UEFA per 30 giorni ad inizio maggio a causa di una violazione del regolamento antidoping. Il Siviglia invece ha indisponibili Benoit Tremoulinas, Marco Andreolli, Michael Krohn-Dehli e José Antonio Reyes.

Le probabili formazioni

Liverpool (4-2-3-1) Mignolet; Clyne, Skrtel, Lovren, Moreno; Milner, Leiva; Coutinho, Firmino, Lallana; Sturridge
Siviglia (4-2-3-1) Soria; Mariano, Rami, Carrico, Escudero; Krychowiak, N’Zonzi; Vitolo, Banega, Konoplyanka; Gameiro

Dove vedere la finale

Liverpool-Siviglia sarà trasmessa in esclusiva da Sky sui canali Sky Sport 1, Supercalcio e Supercalcio 1, e in chiaro sul canale TV8 del digitale terrestre. La partita potrà essere vista anche in streaming sulla piattaforma Sky Go.