Le cose che si possono comprare a un’asta spaziale

Cimeli di ogni tipo, tornati da viaggi nello spazio negli ultimi 60 anni

(RR Auction)
(RR Auction)

La settimana scorsa un teleobiettivo usato per scattare oltre 300 fotografie sulla Luna nel 1971 è stato venduto all’asta per oltre 435mila dollari. Il cimelio spaziale era il più pregiato tra quelli messi insieme da RR Auction, una casa d’aste che già in passato aveva curato la vendita di diversi oggetti utilizzati nei primi decenni delle esplorazioni della Spazio. Il teleobiettivo era parte integrante della fotocamera Hasselblad utilizzata durante le missioni Apollo e da più di 40 anni era di proprietà di Dave Scott, che partecipò alla missione dell’Apollo 15 tra i mesi di luglio e agosto del 1971. Al suo ritorno sulla Terra, la NASA gli permise di tenere il teleobiettivo come ricordo, cosa piuttosto comune all’epoca e che consentì a molti astronauti di mettere insieme intere raccolte di cimeli spaziali, che finiscono spesso nelle aste per gli appassionati.

Il teleobiettivo è lungo 30 centimetri ed è uno degli oggetti più ingombranti messi all’asta tra quelli usati sulla superficie lunare. La vendita di RR Auction nel complesso è andata molto bene con molti oggetti venduti a più di 20mila dollari. Dopo il teleobiettivo, l’oggetto pagato di più è stato un ingombrante computer utilizzato per tenere sotto controllo la rotta tenuta dal razzo spaziale Saturn V, il più grande mai costruito per l’esplorazione dello Spazio: è stato comprato a più di 59mila dollari. Una collezione di medaglie commemorative delle missioni verso la Stazione Spaziale Internazionale ha raccolto oltre 57mila dollari, mentre una mappa usata sulla Luna dagli astronauti è arrivata a 53mila dollari.

Il mercato dei cimeli spaziali è piuttosto fiorente e conta migliaia di appassionati in tutto il mondo, disposti a spendere centinaia di migliaia di dollari per gli oggetti più pregiati e insoliti. Quelli con certificazione e che hanno volato nello Spazio almeno una volta hanno di solito un valore superiore, che cresce ulteriormente se sono firmati dagli astronauti più famosi. In quasi 60 anni di esplorazioni spaziali sono state prodotte enormi quantità di cimeli, soprattutto nei primi decenni quando la NASA era più indulgente: le attuali politiche delle agenzie spaziali sono molto più severe e hanno portato a una riduzione nella circolazione di oggetti da collezionare che hanno volato nello Spazio.