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  • Giovedì 14 gennaio 2016

La Corte di Strasburgo ha condannato l’Italia a risarcire 894 cittadini che hanno contratto virus attraverso trasfusioni di sangue infetto

La sede della Corte di Strasburgo per i diritti dell'uomo che il 14 gennaio ha deliberato contro l'Italia.
(PATRICK HERTZOG/AFP/Getty Images)
La sede della Corte di Strasburgo per i diritti dell'uomo che il 14 gennaio ha deliberato contro l'Italia. (PATRICK HERTZOG/AFP/Getty Images)

La Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha condannato lo Stato italiano a risarcire 894 cittadini che hanno contratto virus come HIV (AIDS) e HBV e HCV (quelli dell’epatite B e C, rispettivamente) a causa di trasfusioni di sangue infetto mentre erano in sala operatoria o venivano sottoposti a trattamenti sanitari in ospedale. La decisione coinvolge cittadini nati tra il 1921 e il 1993 che risiedono in Italia e in Australia: si sono rivolti in periodi diversi al Ministero della Sanità per essere risarciti dei danni subiti, secondo Il Sole 24 Ore il risarcimento deciso dalla Corte supera i 20 milioni di euro.