• Moda
  • Martedì 12 gennaio 2016

La sfilata di J.W.Anderson in streaming su Grindr

Lo stilista più promettente degli ultimi anni ha scelto la app per incontri omosessuali per mostrare la sua collezione in diretta, spiegando che la moda «è una piattaforma sexy»

di Enrico Matzeu – @enricomatzeu

Un modello alla sfilata di J.W.Anderson alla Settimana della moda di Londra, 10 gennaio 2016. 
(Jeff Spicer/Getty Images)
Un modello alla sfilata di J.W.Anderson alla Settimana della moda di Londra, 10 gennaio 2016. (Jeff Spicer/Getty Images)

Domenica 10 gennaio durante la settimana della moda maschile di Londra, lo stilista irlandese Jonathan Anderson ha fatto parlare di nuovo di sé per aver trasmesso la sfilata della sua casa di moda J.W.Anderson in streaming su Grindr, l’applicazione per smartphone che permette alle persone gay di incontrarsi. Trasmettere le sfilate in streaming è sempre più comune, ma questa era la prima volta in cui veniva scelta una app di incontri. Grindr, utilizzato soprattutto da uomini omosessuali, ha una grafica molto semplice, con le foto degli iscritti che appaiono in tante caselle. Entrando nel profilo di ogni utente è possibile leggere alcune informazioni su di lui e contattarlo con un messaggio.

La sfilata è stata seguita su Grindr nei 196 paesi in cui l’app è operativa, tra cui anche l’Italia. Per farlo, gli utenti dovevano collegarsi all’app e a quel punto ricevevano un link e un codice per poterla guardare sul browser del proprio smartphone o tablet. La collezione è piaciuta molto agli esperti e, come ha scritto Rebecca Gonsalves sull’Independent, Anderson ha avuto molte idee nuove e originali, come le lumache che ha disegnato o ricamato su giacche o cappotti molto lunghi. Ha proposto anche pantaloni larghi e in tessuti tecnici e cardigan oversize.

Alcune immagini della sfilata

Anderson – che lo scorso novembre ha vinto due premi ai Fashion British Awards – è famoso per lo stile innovativo e per gli abiti che possono essere indossati sia dagli uomini che dalle donne. Spiegando al New York Times la decisione di trasmettere la sfilata su Grindr ha detto che anche la moda è una «piattaforma sexy» e che «siamo tutti umani, quindi dobbiamo essere in qualche modo sessualmente attraenti per qualcuno, e lo stesso vale per i vestiti». Anderson ha aggiunto che non trova differenza tra Grindr e altre piattaforme come Tinder o Instagram e che secondo lui le aziende di moda dovrebbero imparare a conoscere e a utilizzare anche altri mezzi di comunicazione. La collaborazione tra Anderson e Grindr non è probabilmente casuale: da qualche mese, infatti, la app collabora con PR Consulting, un’agenzia di comunicazione molto influente che ha tra i suoi clienti importanti case di moda come Dior, Dries Van Noten, Louis Vuitton e anche J.W. Anderson. È stato così molto facile per le due aziende entrare in contatto e collaborare.

Un video della sfilata

Le sfilate trasmesse in streaming sono solo l’ultima delle molte iniziative delle case di moda per far conoscere le proprie collezioni a un pubblico sempre più vasto e in modo sempre più veloce. Quasi tutte lo fanno abitualmente sui propri siti internet o su quelli delle riviste specializzate. Durante la Settimana della moda di Milano, Prada, Giorgio Armani, Versace, Blumarine e DSquared2 trasmettono le sfilate sul sito di Vogue Italia, altri marchi scelgono la Camera Nazionale della Moda Italiana, l’ente che organizza le sfilate in Italia.

Oltre a raggiungere sempre più persone, le sfilate in streaming contribuiscono – secondo molti critici – ad accelerare i ritmi della moda a discapito della creatività. Lo streaming (come anche l’uso di Instagram e di altri social network) permette ai potenziali clienti di scoprire subito le tendenze e i prodotti della prossima stagione, che saranno in vendita dopo sei mesi. Alcune aziende come Moschino e Versus sfruttano il desiderio dei clienti di possedere subito i capi mostrati in passerella e permettono di comprarli online in tempo reale durante le sfilate, senza dover aspettare che arrivino nei negozi molti mesi dopo.