Com’è andato il primo concerto degli Oasis dopo 16 anni
È iniziato coi fratelli Gallagher per mano ed è finito con “Wonderwall” e ”Champagne Supernova”

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Il 4 luglio gli Oasis hanno fatto il loro primo concerto insieme dopo 16 anni dall’ultima volta davanti a un pubblico di 62mila persone, nel Principality Stadium di Cardiff, in Galles. Gli Oasis sono una delle band più celebri e amate degli anni Novanta e questo concerto, il primo di un lungo tour internazionale, era probabilmente l’evento musicale più atteso dell’anno: stando alle prime reazioni sui social network e su altri media, le aspettative dei fan non sono state deluse.
I fratelli Gallagher sono arrivati sul palco tenendosi per mano e il concerto è iniziato poco dopo le 21:15 italiane con Hello, il cui ritornello cantato da Liam dice «Hello, hello / (It’s good to be back, it’s good to be back)», cioè «Ciao, ciao / È bello essere tornati, è bello essere tornati».
La seconda canzone è stata Acquiesce, in cui i due fratelli cantano insieme. Anche in questo caso la scelta non sembra casuale: nel ritornello Noel Gallagher canta «We need each other / We believe in one another», «Abbiamo bisogno l’uno dell’altro / Crediamo l’uno nell’altro». Poi è stato il turno di Morning Glory, che come Hello è tratta da (What’s the Story) Morning Glory? del 1995.
– Leggi anche: Storia degli scazzi tra i fratelli Gallagher
Gli Oasis sono una delle più grandi band del cosiddetto britpop, l’etichetta sotto la quale vennero riuniti diversi gruppi rock e pop britannici degli anni Novanta, come anche i Blur e i Pulp, e vista l’importanza e l’attesa per il concerto di Cardiff di stasera BBC News seguiva il concerto attraverso un liveblog, con due giornalisti al concerto. Poco dopo l’inizio dello spettacolo uno dei due, Mark Savage, ha dato un primo giudizio molto positivo sulla performance degli Oasis: «Durante il loro ultimo tour furono accusati di suonare senza convinzione, le voci erano spente, la musica smorta, la passione non c’era più. Sulla base di questi primi 15 minuti, hanno ritrovato l’entusiasmo. La band sembra piena di energia, ringiovanita quasi».
La scaletta del concerto è proseguita con due delle canzoni più celebri degli Oasis Some Might Say e Cigarettes & Alcohol, che è anche la canzone che hanno suonato più spesso dal vivo, e poi con Fade Away e Roll With It.
Tra le persone del pubblico si sono visti moltissimi cappelli da pescatore, tipici dello stile che identifica Liam e Noel Gallagher: una scelta in linea con la tendenza recente a partecipare ai concerti vestiti (o addirittura travestiti) come chi canta. Li indossavano anche molte delle persone che si sono attrezzate per ascoltare il concerto fuori dallo stadio, non essendo riuscite a procurarsi un biglietto; alcune si sono avvicinate in barca perché di fianco al Principality Stadium scorre il fiume Taff.
Dopo la prima parte del concerto, in cui i Gallagher hanno suonato soprattutto pezzi rock, cantati da Liam, sono seguite un po’ di ballad di Noel: Talk Tonight, Half the World Away e Little by Little. Il concerto poi è proseguito con D’You Know What I Mean?, Stand By Me e Liam Gallagher che ha fatto una battuta sui problemi che molte persone hanno avuto cercando di acquistare i biglietti per il tour: «Vi state divertendo? Vale le 40mila sterline che avete pagato per il biglietto?». Gallagher faceva riferimento all’algoritmo di dynamic pricing della piattaforma Ticketmaster, che calibra i prezzi dei biglietti sulla base della richiesta e quindi di quanto un numero anche ristretto di persone sarebbe disposto a pagarli.
Mark Savage ha dato un giudizio molto favorevole sul falsetto di Noel in Cast No Shadow, che è stata seguita da Slide Away e Whatever. Poi è stato il momento di Live Forever, che gli Oasis hanno dedicato al calciatore del Liverpool Diogo Jota, morto giovedì in un incidente stradale.
L’ultima canzone prima del bis è stata Rock ‘n’ Roll Star. Dopo sono arrivate The Masterplan e soprattutto Don’t Look Back in Anger, Wonderwall e Champagne Supernova. E tutto lo stadio ha cantato con i Gallagher.