Gli oggetti speciali di “Fattobene”

Un atlante del patrimonio industriale italiano, per promuovere cose che esistono da generazioni e rischiano di scomparire (come la Coccoina)

FATTOBENE è un progetto della giornalista Anna Lagorio e del fotografo Alex Carnevali per raccogliere e mostrare produzioni del patrimonio industriale e artigianale italiano di alta qualità, e mettere insieme così una piattaforma per la ricerca e la promozione di oggetti realizzati in Italia che esistono da generazioni e che rischiano di scomparire. “Qualche anno fa, durante un viaggio in Calabria e Basilicata”, spiegano gli ideatori, “abbiamo iniziato a raccogliere piccoli oggetti quotidiani. All’inizio era una specie di gioco, ma il risultato è stato stupefacente: abbiamo ascoltato storie straordinarie, ci siamo inerpicati sulle montagne per conoscere da vicino tessitrici di tappeti, abbiamo visitato distretti industriali e conosciuto tradizioni antiche. In seguito ci siamo accorti che molti di questi oggetti sono praticamente sconosciuti al di fuori dei confini regionali. Così abbiamo deciso di fondare FATTOBENE”.

Gli oggetti selezionati per il progetto sono ancora in produzione e ognuno è accompagnato dalla propria storia, sempre molto interessante: si va dal Tamarindo Erba, creato dal farmacista milanese Carlo Erba (il primo a sperimentare in Italia gli effetti dell’hascisc subito dopo la Seconda guerra mondiale) alla Coccoina, la colla prodotta a Voghera col suo famoso aroma di mandorla; dal Crystal Ball, il gioco prodotto negli stabilimenti di Burago di Molgora, in Brianza, diventato popolarissimo negli anni Ottanta, alle Carte da gioco Modiano, realizzate a Trieste a partire dal 1884, passando per la carta d’Eritrea, i cannelli di zolfo e il “mandillu da gruppu” (un tessuto a scacchi utilizzato dai contadini in Liguria).

Fattobene aprirà presto anche un negozio online: per la sua apertura è stata creata la Scatola n. 1, “un viaggio in miniatura nel patrimonio industriale italiano” attraverso cinque oggetti diversi. Il progetto si può seguire qui, su Facebook e su Twitter.