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  • Mercoledì 28 ottobre 2015

È iniziata l’NBA

Golden State e Cleveland sono date di nuovo per favorite, poi c'è il ritorno di Kevin Durant e forse l'ultimo anno di Kobe Bryant: le cose da sapere sulla nuova stagione

Barack Obama a bordo campo durante la prima partita stagionale dei Chicago Bulls (Jonathan Daniel/Getty Images)
Barack Obama a bordo campo durante la prima partita stagionale dei Chicago Bulls (Jonathan Daniel/Getty Images)

È iniziata ieri sera (stanotte in Italia) la nuova stagione di NBA, il campionato di basket più importante al mondo al quale partecipano squadre statunitensi e canadesi. La stagione di NBA si dividerà in tre fasi: la stagione regolare, che terminerà il 13 aprile; i playoff, composti da ottavi, quarti e semifinali; e poi le finali. Il calendario della stagione regolare prevede 1230 partite: fino al 13 aprile ce ne sarà almeno una ogni giorno, anche a Natale e a Capodanno. Ci si fermerà solo per il Giorno del ringraziamento, la vigilia di Natale e per le finali NCAA, il 4 aprile. Ci sarà poi una settimana di pausa in concomitanza con gli All Star Game, in programma il 14 febbraio.

Al campionato partecipano 30 squadre, geograficamente distribuite in due conference, Western e Eastern, composte a loro volta da sei divisioni (Northwest, Pacific, Southwest e Atlantic, Central, Southeast). Ogni squadra affronterà quattro volte le altre squadre della propria divisione, tre o quattro (a seconda della composizione del calendario) le squadre delle altre due divisioni e due volte le squadre dell’altra conference. Le classifiche sono ordinate in base alla percentuale di partite vinte da ogni squadra: al termine della stagione regolare, le prime otto squadre con le percentuali di vittorie più alte delle due conference otterranno la qualificazione ai playoff, in cui sono previsti solo scontri a eliminazione diretta giocati al meglio delle sette gare.

Anche quest’anno l’NBA disputerà due partite di stagione regolare all’estero: Sacramento Kings-Boston Celtics a Città del Messico il 3 dicembre, Toronto Raptors-Orlando Magic a Londra il 14 gennaio.

I campioni in carica sono i Golden State Warriors, che nella passata stagione hanno sconfitto nelle finali i Cleveland Cavaliers. Nella loro prima partita di questa stagione hanno ricevuto gli anelli che spettano ai giocatori che nella precedente stagione hanno vinto il titolo NBA. Nelle prime tre partite della stagione, i Chicago Bulls hanno sconfitto i Cleveland Cavaliers 97 a 95, i Detroit Pistons hanno vinto 106 a 94 contro gli Atlanta Hawks e i New Orleans Pelicans hanno perso contro i campioni in carica dei Golden State Warriors.

Eastern Conference

Atlantic Division
È una delle divisioni più deboli dell’NBA di quest’anno. Boston Celtics e Toronto Raptors sono due buone squadre ma senza grandi nomi, tuttavia hanno diversi giovani giocatori promettenti. Philadelphia 76ers, New York Knicks e Brooklyn Nets non sembrano ancora in grado di poter lottare per i playoff. Con i Brooklyn Nets da quest’anno gioca anche Andrea Bargnani, uno dei cestisti italiani più forti, la scorsa stagione sotto contratto con i Knicks.

Central Division
È un gruppo che ha due potenziali contendenti al titolo: Cleveland Cavaliers e Chicago Bulls. I Cavaliers sono i finalisti della scorsa stagione e fra i grandi favoriti di quest’anno: Kevin Love, Kyrie Irving e LeBron James sono considerato il trio più forte e completo della Eastern Conference e James si contenderà come ogni anno il titolo di MVP (miglior giocatore) dell’NBA. I Bulls – come i Cavaliers – hanno praticamente la stessa squadra dell’anno scorso: hanno cambiato solo l’allenatore e modificato un po’ il quintetto di partenza. Il sito americano Grantland sostiene che potrebbero finire la stagione regolare in testa alla Eastern Conference. In una divisione con due squadre così forti, Detroit Pistons, Indiana Pacers e Milwaukee Bucks hanno scarse possibilità di emergere.

Southeast Division
Una divisione senza squadre in grado di giocarsi l’accesso alle finali o almeno provarci, salvo sorprese. Per Charlotte Hornets e Orlando Magic sarà un anno di transizione: più che ai risultati le due squadre daranno importanza alla crescita dei propri giocatori. Washington Wizards, Miami Heat e Atlanta Hawks puntano tutte a disputare almeno dei buoni playoff.

Western Conference

Pacific Division
È la divisione dei Golden State Warriors, i campioni in carica, e di Stephen Curry, MVP della scorsa stagione. Il sito di analisi e previsioni FiveThirtyEight di Nate Silver dice che per Golden State sarà ancora un anno entusiasmante: la squadra è giovane e diversi giocatori possono crescere ancora. Anche i Los Angeles Clippers hanno le potenzialità per poter giocarsi gli ultimi turni dei playoff. Per i Sacramento Kings (la squadra di Marco Belinelli, uno dei tre italiani in NBA) e i Phoenix Suns sarà difficile ottenere uno degli otto posti che garantiscono l’accesso ai playoff.

Questo è tra l’altro l’ultimo anno di contratto con i Lakers di Kobe Bryant, uno dei più forti giocatori di basket degli ultimi decenni, e potrebbe essere anche il suo ultimo anno di attività. Per la sua squadra i playoff rimangono irraggiungibili, sulla carta.

Northwest Division
C’è una squadra strafavorita: gli Oklahoma Thunders di Kevin Durant, MVP nel 2014 al ritorno dopo un lungo infortunio, e di Russell Westbrook, miglior marcatore della passata stagione. Dietro di loro, il livello di Denver Nuggets (squadra di Danilo Gallinari, l’altro italiano in NBA), Minnesota Timberwolves, Portland Trail Blazers e Utah Jazz è decisamente più basso, così come le loro possibilità di raggiungere i playoff.

Southwest Division
Houston Rockets, Memphis Grizzlies e San Antonio Spurs sono considerate fra le squadre più forti di questa stagione di NBA. Gli Spurs di Tim Duncan, Tony Parker, Emanuel Ginóbili e del nuovo acquisto LaMarcus Aldridge – allenati dal prossimo coach della nazionale statunitense, Gregg Popovich – per molti sono inferiori solo ai Warriors di Curry. Rockets e Grizzlies sono meno quotate per la vittoria finale ma ci si aspetta comunque di vederle nelle ultime fasi dei playoff. I Dallas Mavericks di Dirk Nowitzki, campioni nel 2011, hanno invece poche possibilità di passare il turno.

Quando e come vedere le partite
In Italia le partite di NBA verranno trasmesse in esclusiva per gli abbonati Sky sui canali Sky Sport: qui tutte le partite già inserite nei palinsesti e qui il calendario completo della stagione regolare.