Matteo Renzi ha detto a “In mezz’ora” che dal 2016 il governo abbasserà le tasse per le imprese e il canone RAI si pagherà in bolletta

Matteo Renzi (ANSA/ETTORE FERRARI)
Matteo Renzi (ANSA/ETTORE FERRARI)

Domenica 4 ottobre, durante il programma televisivo “In mezz’ora”, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha detto che nel 2016 il governo taglierà le tasse sulle imprese e farà pagare il canone RAI nella bolletta dell’elettricità in modo che divenga impossibile evaderlo.

«La prima riforma da fare è quella di restituire fiducia agli italiani», ha detto il premier Matteo Renzi alla trasmissione «La prima riforma da fare è quella di restituire fiducia agli italiani», ha detto il premier Matteo Renzi alla trasmissione “In mezzora”. «L’Italia sta un po’ meglio dello scorso anno, oggi c’è qualcuno che ha firmato un contratto, +86% i mutui, la crescita del Pil con una previsione più alta, più 0,9%, arriverà all’1%».Temi economici dunque in primo piano, per il premier che ha parlato anche di tasse e legge di stabilità. Ma anche di Rai, tornando sul canone: si pagherà tutti, si pagherà in bolletta e ridotto: da 113 a 100 euro. «Dal prossimo anno ci sarà una riduzione del canone e diciamo che lo devono pagare tutti: credo che lo strumento che verrà scelto sarà la bolletta». In Italia, prosegue ancora il premier, è finito il tempo dei furbi: «Le tasse le abbassiamo e le pagano tutti e chi è onesto paga meno», ha chiosato.

«Per la prima volta- ha detto il premier – taglieremo le tasse in Italia. Il prossimo anno, a dispetto delle aspettative, ridurremo le tasse alle imprese». In passato – ha spiegato Renzi – avevamo pensato di intervenire solo per le aziende del meridione, ma questo non si può fare perché va contro la disciplina degli aiuti di Stato, quindi «interverremo per tutti». La discussione si sposta poi alla legge di stabilità. «Con il collegato alla legge di stabilità ci saranno mille poltrone tagliate ma non ci saranno tagli alla sanità. La revisione della spesa funziona, sta andando bene, ma non butto via il bambino con l’acqua sporca: una cosa è dire ridurre gli sprechi, una è tagliare la sanità, noi non tagliamo la sanità».

Renzi si dice anche felice per come sta andando la lotta all’evasione fiscale: «Stanno già entrando soldi. Stiamo recuperando dall’evasione: è una cosa bellissima». Poi, le cifre: «Con la voluntary disclosure un miliardo e mezzo è già entrato. Sul prossimo anno saremo molto prudenti: metteremo a bilancio 2-2,5 miliardi. Ma dall’accordo con la Svizzera potrebbero arrivare 5 miliardi», chiarisce il premier.Tagli: a tasse e poltrone
«Per la prima volta- ha detto il premier – taglieremo le tasse in Italia. Il prossimo anno, a dispetto delle aspettative, ridurremo le tasse alle imprese». In passato – ha spiegato Renzi – avevamo pensato di intervenire solo per le aziende del meridione, ma questo non si può fare perché va contro la disciplina degli aiuti di Stato, quindi «interverremo per tutti». La discussione si sposta poi alla legge di stabilità. «Con il collegato alla legge di stabilità ci saranno mille poltrone tagliate ma non ci saranno tagli alla sanità. La revisione della spesa funziona, sta andando bene, ma non butto via il bambino con l’acqua sporca: una cosa è dire ridurre gli sprechi, una è tagliare la sanità, noi non tagliamo la sanità».

Renzi si dice anche felice per come sta andando la lotta all’evasione fiscale: «Stanno già entrando soldi. Stiamo recuperando dall’evasione: è una cosa bellissima». Poi, le cifre: «Con la voluntary disclosure un miliardo e mezzo è già entrato. Sul prossimo anno saremo molto prudenti: metteremo a bilancio 2-2,5 miliardi. Ma dall’accordo con la Svizzera potrebbero arrivare 5 miliardi», chiarisce il premier.

(Continua a leggere sul sito Corriere.it)