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  • Domenica 19 luglio 2015

Il nuovo leader dei LibDem e la religione

Il successore di Nick Clegg si chiama Tim Farron: è molto cristiano e nel Regno Unito le sue opinioni su aborto e matrimoni gay hanno già creato parecchi imbarazzi

Tim Farron a Londra. (Dan Kitwood/Getty Images)
Tim Farron a Londra. (Dan Kitwood/Getty Images)

Il 16 luglio il partito dei Liberal Democratici ha scelto il suo nuovo leader dopo le dimissioni di Nick Clegg, arrivate dopo la pesante sconfitta elettorale subita alle elezioni politiche del Regno Unito del 7 maggio. Il nuovo capo dei LibDem si chiama Tim Farron, ha 45 anni e da tempo era considerato uno dei politici più promettenti del partito e il favorito per la carica di leader. Due giorni dopo la sua elezione, Farron ha dovuto affrontare una estesa polemica in seguito a un’intervista data alla tv Channel Four: ha evitato di rispondere quando la giornalista Cathy Newman gli ha chiesto se consideri “un peccato” il rapporto sessuale fra omosessuali. Farron è cristiano e in passato è già stato criticato per le sue opinioni piuttosto ambigue sull’aborto e il matrimonio gay, ritenute da alcuni incompatibili con il suo incarico di leader del partito storicamente più liberale del Regno Unito. Domenica 19 luglio, il giorno dopo l’infelice intervista con Channel 4, Farron ha comunque detto pubblicamente che difendere il matrimonio gay – legale dal 2014, nel Regno Unito – sarà «la prima delle mie priorità».

Farron è nato a Preston, nel nord del Regno Unito, ed è laureato in Scienze Politiche all’università di Newcastle. Ha detto di essersi convertito al cristianesimo a 18 anni e di essersi battezzato a 21 anni, nel 1991. Dopo la laurea ha lavorato per anni alla Lancaster University e al St Martin’s College. È stato eletto con i LibDem alla Camera dei Comuni per la prima volta nel 2005, al quarto tentativo: si era unito al partito già nel 1986. È stato rieletto due volte e oggi è uno degli otto membri dei Liberal Democratici alla Camera dei Comuni. Fra il 2011 e il 2014, inoltre, è stato presidente del partito.

Nelle elezioni interne ai LIbDem per la carica di leader, Farron ha ottenuto il 56 per cento di voti. In molti ritengono che sia la scelta giusta per il delicato momento storico dei LIbDem: alle ultime elezioni il partito ha conservato solo 8 dei 57 seggi ottenuti nel 2010 e diversi suoi membri credono che i cinque anni passati in coalizione con i Conservatori abbiano danneggiato l’immagine dei LibDem. Farron ha spesso criticato la scelta di un governo di coalizione e negli ultimi cinque anni non ha ottenuto incarichi governativi, cosa che lo rende sufficientemente “nuovo” e presentabile. Fra le altre cose, fu uno dei pochi parlamentari LibDem a votare contro l’aumento della rata massima consentita per le università britanniche. La legge – voluta dai Conservatori e approvata nel gennaio del 2011 – fu vista come una grave prova di debolezza dei LibDem nei confronti dei loro alleati di maggioranza, e molti la considerano l’origine dei recenti insuccessi elettorali del partito.

Nonostante ciò, da anni era nota la tendenza di Farron a prendere posizioni piuttosto conservatrici sui temi etici. Scrive BBC:

Nel 2014 Farron ha ottenuto molte critiche per essersi astenuto nella votazione decisiva della legge sui matrimoni gay, sebbene avesse appoggiato la legge durante tutti i suoi passaggi precedenti e in seguito abbia detto di essere a favore dei matrimoni gay. Recentemente, ha descritto la decisione di una donna di interrompere la propria gravidanza come «una tragedia», sebbene dopo abbia precisato che sostiene l’attuale legge sull’aborto e il diritto di ogni donna a decidere per sé.

Di recente un’associazione per i diritti LGBT ha chiesto conto a Farron di alcune sue dichiarazioni sulla Bibbia e la sessualità risalenti al 2007. Farron ha risposto che «per tutte le minoranze del Regno Unito, le leggi passate negli ultimo dieci o vent’anni in favore dell’uguaglianza sono state un enorme passo avanti. Personalmente, mentre rimango e rimarrò un fervente cristiano, manterrò lo stesso approccio dell’ex capo dei LIbDem Charles Kennedy: ho una fede, ma non voglio imporla a nessuno».