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  • Lunedì 29 giugno 2015

Gli scontri al Gay Pride di Istanbul

La polizia è intervenuta contro la manifestazione – senza un vero motivo, apparentemente – usando idranti, lacrimogeni e proiettili di gomma

L'uso degli idranti contro i manifestanti al Gay Pride a Istanbul, Turchia

(EPA/TOLGA BOZOGLU)
L'uso degli idranti contro i manifestanti al Gay Pride a Istanbul, Turchia (EPA/TOLGA BOZOGLU)

Il Gay Pride di domenica 28 giugno a Istanbul, in Turchia, è stato interrotto dall’intervento di decine di agenti di polizia che hanno usato idranti, lacrimogeni e proiettili di gomma contro i partecipanti alla manifestazione. Gli scontri si sono verificati nella zona di piazza Taksim, la stessa utilizzata dai manifestanti per protestare un paio di anni fa contro l’allora governo di Recep Tayyip Erdoğan, ora presidente della Turchia. Membri dei partiti di opposizione al Partito per la Giustizia e lo Sviluppo di Erdoğan hanno formato un cordone cercando di fermare la polizia, mentre i partecipanti al Gay Pride si sono dispersi in alcune strade laterali dove hanno ripreso la manifestazione, subendo però alcune cariche da parte di altri agenti.

Dopo un’ora circa di scontri, intorno alle due del pomeriggio la situazione era nuovamente tranquilla, hanno detto i corrispondenti di diverse agenzie di stampa da Istanbul. Gli interventi della polizia sono stati violenti soprattutto nei confronti dei partecipanti al Gay Pride, che hanno provato a fermare il passaggio degli agenti e degli idranti. Diverse persone sono rimaste ferite e lievemente intossicate dai gas lacrimogeni, mentre non è chiaro quante persone siano state fermate dalla polizia.

Secondo l’agenzia AFP, la polizia sarebbe intervenuta in seguito ad alcune frasi urlate dai manifestanti contro Erdoğan, accusato di applicare metodi fascisti per la sua presidenza. Il governo non ha dato spiegazioni ufficiali sui motivi della repressione violenta, ma secondo alcuni organizzatori della manifestazione la parata sarebbe stata fermata perché cadeva in un giorno di Ramadan. Negli ultimi 13 anni il Gay Pride era stato organizzato senza particolari problemi a Istanbul, svolgendosi pacificamente per le strade della città. Secondo alcuni osservatori, Erdoğan avrebbe fatto pressioni per un intervento della polizia per recuperare consenso tra i suoi sostenitori conservatori dopo il risultato deludente delle ultime elezioni politiche, con il partito del presidente che per la prima volta in 13 anni non ha la maggioranza assoluta in Parlamento.