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  • Giovedì 4 giugno 2015

L’incidente tra un pullman di turisti italiani e un TIR in Pennsylvania

Tre persone sono morte e ci sono diversi feriti nello scontro di mercoledì tra un pullman diretto alle cascate del Niagara e un TIR

(AP Photo/David Kidwell)
(AP Photo/David Kidwell)

Mercoledì 3 giugno un pullman su cui viaggiavano 17 persone, quasi tutti turisti italiani, si è scontrato con un TIR sulla Interstate 380, nella regione di Pocono Mountain, in Pennsylvania (Stati Uniti) a circa 120 chilometri da New York. Nell’incidente sono morte tre persone: due turisti e l’autista. Ci sono anche diversi feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni. Secondo le ricostruzioni l’autista del TIR avrebbe perso il controllo invadendo la corsia opposta, scontrandosi frontalmente con il pullman: le due carreggiate erano separate solo da una striscia d’erba. Il bus andava in direzione Nord, mentre il TIR con rimorchio andava verso Sud.

L’autobus – di proprietà di una società statunitense e utilizzato da un tour operator italiano, Viaggidea, controllato da Alpitour – era partito da New York mercoledì mattina intorno alle 7:30 (ora locale) ed era diretto alle cascate del Niagara. Trasportava 14 turisti italiani che erano partiti da Milano per New York con un viaggio organizzato. Sul bus si trovavano anche l’autista, Alfredo Telemaco, 54 anni, originario di New York che è morto nello scontro e una guida. Dopo l’incidente, che i testimoni hanno descritto come molto violento, i soccorsi sono arrivati rapidamente. Più di dodici dei passeggeri del pullman sono stati ricoverati in diversi ospedali della zona e quattro di loro, secondo quanto riferito dalla polizia, sarebbero in condizioni gravi. Altri, compreso l’autista del TIR, hanno riportato ferite più lievi e otto sono già stati dimessi.

La strada dove è avvenuto lo scontro, la Interstate 380, è stata chiusa in entrambe le direzioni e riaperta solo dopo diverse ore. Il ministero degli Esteri italiano ha fatto sapere che il Consolato generale d’Italia a Philadelphia è al lavoro con la polizia statunitense per fornire l’assistenza necessaria.