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  • Martedì 2 giugno 2015

Caitlyn Jenner sulla copertina di Vanity Fair

È la prima volta che l'atleta statunitense conosciuto in precedenza come Bruce Jenner appare in pubblico con la sua identità da donna

La copertina del prossimo numero dell’edizione statunitense di Vanity Fair è dedicata a Caitlyn Jenner: precedentemente conosciuta come Bruce Jenner, un atleta statunitense vincitore della medaglia d’oro nel decathlon alle Olimpiadi di Montréal, nel 1976, e famoso più recentemente per la sua partecipazione al reality Keeping Up with the Kardashians in quanto patrigno di Kim, Kourtney e Khloé Kardashian. La foto di copertina è stata scattata dalla fotografa Annie Liebovitz ed è accompagnata soltanto dalla frase “Call me Caitlyn”. È la prima volta che Jenner appare in pubblico vestita da donna.

Jenner aveva annunciato di essere transessuale lo scorso aprile in un’intervista su ABC, quando si faceva chiamare ancora Bruce e si vestiva da uomo, dopo mesi di notizie non confermate su una sua presunta transizione da un genere all’altro. Jenner aveva da poco divorziato dalla sua terza moglie Kris Houghton, con cui era stato sposato per 24 anni e con cui aveva avuto due figlie, Kendall e Kylie Jenner. Jenner aveva avuto altri due matrimoni e quattro figli; Houghton era stata sposata all’avvocato Robert Kardashian, con cui aveva avuto Kourtney, Kim, Khloé, e Robert Kardashian, di cui Jenner era diventato dunque patrigno. Jenner ha raccontato la sua decisione di diventare donna in una lunga intervista a Buzz Bissinger, giornalista vincitore del premio Pulitzer e autore di Friday Night Lights. «Se mi ritrovassi sul letto di morte e avessi tenuto questa cosa segreta senza farci mai niente, starei distesa là dicendo “hai buttato al vento tutta la tua vita”».

Sempre lunedì Caitlyn Jenner ha aperto un account su Twitter che nel giro di quattro ore ha ottenuto un milione di followers (all’account Twitter di Barack Obama c’erano volute quasi cinque ore). Nel frattempo sempre su Twitter è stato creato un account che risponde in automatico a chi si riferisce a lei con pronomi e articoli maschili ricordando che va invece usato il femminile. ESPN ha anche detto che le consegnerà l’Arthur Ashe Courage Award, consegnato agli atleti il cui contributo trascende in qualche modo lo sport.

Il servizio fotografico