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  • Sabato 23 maggio 2015

La città dove si fa tutto con Twitter

Si segnalano le buche, si parla con il sindaco e si chiama la polizia: a Jun, in Spagna, è un sistema che sembra funzionare

www.ayuntamientojun.org
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Venerdì 22 maggio BBC ha intervistato Jose Antonio Rodriguez, il sindaco di Jun – città spagnola della comunità autonoma dell’Andalusia – dove gli abitanti possono usare Twitter per qualunque tipo di interazione con la loro amministrazione locale. A Jun, dove vivono circa duemila persone, tutti gli uffici locali, i consiglieri comunali, gli assessori e diversi impiegati sono obbligati ad avere un account Twitter, con il quale possono comunicare con i cittadini e informarli sulle loro attività.

È un meccanismo che funziona da un lato continuando a sfruttare il sistema “tradizionale” di comunicazione, per il quale gli uffici locali fanno arrivare informazioni alla popolazione: ad esempio i genitori che seguono l’account della scuola locale possono sapere cosa mangeranno i loro figli a pranzo quando il dirigente locale pubblica su Twitter il menù del giorno. Dall’altro lato, è un sistema permette ai cittadini di comunicare direttamente con le autorità locali. Ad esempio, in uno scambio di tweet dell’anno scorso, un cittadino di Jun ha scritto al sindaco per segnalargli una luce rotta. Il sindaco ha risposto che la luce sarebbe stata riparata il giorno successivo, taggando nello stesso messaggio un impiegato del comune il quale, il giorno dopo, ha pubblicato un tweet con una fotografia che mostrava il lampione riparato (qui un altro caso in cui sono stati riparati alcuni fili scoperti).

Tutti i funzionari di Jun hanno un account Twitter che controllano durante l’orario di lavoro, anche la polizia e i cittadini possono usare il social network per richiedere un intervento. In questi casi, spiega Rodriguez nell’intervista a BBC, la polizia è arrivata «immediatamente», come se fosse stata chiamata con una normale telefonata.

Il comune di Jun ha iniziato a usare Twitter nell’amministrazione locale due anni fa e ha subito attirato molta attenzione. Nel 2013 a Granada, il capoluogo dell’Andalusia, Rodriguez è stato chiamato a una conferenza per parlare della sua esperienza (e nell’occasione il logo di Twitter è stato proiettato sulle pareti dell’Alhambra, patrimonio dell’UNESCO e uno dei monumenti più visitati della Spagna). Anche oggi Rodriguez sostiene che l’esperienza di Jun potrebbe essere d’aiuto a molte altre città.

Alcuni ricercatori del MIT, una delle più prestigiose università tecnologiche degli Stati Uniti, hanno di recente visitato Jun raccontando la loro esperienza su un blog dello Huffington Post. L’utilizzo dei social network, hanno spiegato, permette di rendere pubblici e visibili a chiunque i rapporti tra l’amministrazione locale e i suoi cittadini e questo ha due lati positivi: un effetto “bastone” e uno “carota”. Se un cittadino lamenta una mancanza a cui non viene data soluzione, l’amministrazione comunale rischia una brutta figura pubblica e quindi ha un incentivo a rimediare in fretta (effetto “bastone”). D’altro canto (è l’effetto “carota”) rispondere in fretta alle richieste dei cittadini permette di mostrare pubblicamente quanto l’amministrazione sia rapida ed efficiente, generando così un ulteriore incentivo.

Ovviamente ci sono anche dei problemi. Ad esempio gli abitanti di Jun hanno sviluppato delle grosse aspettative nei confronti della loro amministrazione locale e spesso pretendono di aver sempre risposte rapide e di vedere i loro problemi risolti in poco tempo. Piccolo inconvenienti che fino a poco tempo fa sarebbero stati ignorati diventano questioni importanti su cui gli abitanti continuano a interpellare i loro amministratori. Lo stesso Rodriguez è conscio dei limiti del suo modello e ha spiegato, ad esempio, che utilizzare Twitter per discutere i problemi più complessi della gestione cittadina è quasi impossibile, proprio per le limitazioni contenute nel social network (messaggi brevi, conversazioni rapidi, difficoltà di elaborare concetti complessi).

I ricercatori del MIT stanno analizzando i dati delle interazioni su Twitter del comune con i suoi cittadini, per capire come migliorare questa forma di comunicazione e risolvere i problemi che ancora rimangono presenti. Ma resta comunque un grosso dubbio su tutto l’esperimento di Jun: questo modello può essere esportato da un piccolo paese di poche migliaia di abitanti a una metropoli con milioni di persone? Secondo Rodriguez è possibile e ha detto di sapere anche come, senza però approfondire. Per il momento Rodriguez  ha problemi più urgenti da affrontare. Domenica 24 maggio a Jun si voterà per le elezioni locali e il suo avversario ha appena concluso una campagna elettorale in cui ha chiesto ai suoi cittadini di votare «per un sindaco reale, non per uno virtuale».