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  • Martedì 10 marzo 2015

La vita di Camille Muffat

Chi era la nuotatrice francese che vinse un oro alle Olimpiadi di Londra nel 2012 e che è morta nell'incidente tra elicotteri in Argentina durante un reality show

France's gold medalist Camille Muffat celebrates on the podium after the women's 400m freestyle swimming event at the London 2012 Olympic Games on July 29, 2012 in London. AFP PHOTO / GABRIEL BOUYS (Photo credit should read GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images)
France's gold medalist Camille Muffat celebrates on the podium after the women's 400m freestyle swimming event at the London 2012 Olympic Games on July 29, 2012 in London. AFP PHOTO / GABRIEL BOUYS (Photo credit should read GABRIEL BOUYS/AFP/Getty Images)

La nuotatrice francese Camille Muffat è morta nel pomeriggio di lunedì 9 marzo nello scontro di due elicotteri nel nord dell’Argentina: stava partecipando alla realizzazione del reality show di sopravvivenza “Dropped” per conto di TF1, una delle principali emittenti televisive della Francia. Muffat aveva 25 anni e aveva vinto diverse medaglie nel nuoto, compreso un oro per i 400 metri stile libero alle Olimpiadi di Londra 2012. Si era ritirata nel luglio del 2014, dopo una carriera piuttosto breve.

Camille Muffat era nata a Nizza il 28 ottobre del 1989. Il padre è un fisioterapista, la madre una babysitter. Ha iniziato a nuotare a sette anni, dai nove tutti i giorni, e quando ne aveva quindici ha battuto Laure Manaudou (già vincitrice di tre ori alle Olimpiadi di Atene) nei 200 misti ai campionati francesi di Nancy, nel 2005. Come lei stessa aveva detto, durante la sua carriera ha sempre dovuto fare i conti con il confronto con Laure Manadou, altra celebre campionessa francese: «Camille è discreta e non ha il posto che merita agli occhi della gente. Soprattutto per la presenza di Laure che ha conquistato tutti i media», ha detto tre anni fa Fabrice Pellerin, suo unico allenatore. Muffat è stata molto spesso descritta come timida, a volte fredda e poco espansiva: «Questo è quello che mi dicono, ma non è quello che voglio essere», aveva spiegato lei stessa in un’intervista.

Fu alle Olimpiadi di Londra del 2012 che smise di essere, scrive Le Monde, «la futura Laure Manaudou». Muffat vinse tre medaglie: l’oro nei 400 metri a stile libero, stabilendo un nuovo record olimpico (4’01″45), l’argento nei 200 e il bronzo nella staffetta 4×200 stile libero. Aveva grandi qualità fisiche e un talento naturale ma fu soprattutto il suo impegno a farla diventare una campionessa, secondo chi la conosceva: «Se le davi un appuntamento alle 8:00 arrivava dieci minuti prima» ha detto Pellerin. E lei, al momento del suo ritiro: «Oggi posso dire che è stato grazie alla sofferenza che ho ottenuto questi risultati».


I risultati a cui faceva riferimento comprendevano, oltre alle vittorie di Londra, quattro bronzi ai mondiali in vasca lunga (Shanghai 2011, Barcellona 2013), un oro e un bronzo ai mondiali in vasca corta (Dubai, 2010), un argento e un bronzo agli europei in vasca lunga (Budapest 2010 e Eindhoven 2008) e sette medaglie europee in corta, di cui quattro ori (Debrecen 2007, Chartres 2012). Muffat ha stabilito due record mondiali, detiene tutt’ora diversi record nazionali francesi individuali e con le staffette ed è stata per 24 volte campionessa di Francia. Quando, al culmine della sua carriera, le venne chiesto com’era la sua vita, rispose: «Niente di particolarmente interessante. Ho una vita più normale della maggior parte delle altre persone. Sono una ragazza, amo il mio gatto. Nel fine settimana mi piace andare nei negozi, andare a cena con il mio ragazzo. La domenica vado a trovare i miei genitori, mio ​​fratello, mia sorella, i miei nonni. E mi piace fare i puzzle». Nel luglio del 2014 aveva annunciato ufficialmente il suo ritiro dalle competizioni, dicendo: «Penso di essere abbastanza curiosa per esplorare qualcos’altro. Il corpo avrebbe potuto resistere altri dieci anni, ma io sono padrona della mia vita».