L’altro finale di “Birdman”

Alla scena che ha lasciato molti affascinati e altri perplessi ne sarebbe dovuta seguire un'altra sorprendente, che però Iñárritu ha scartato perché «pessima»

di Jay Deshpande - Slate

Il finale di Birdman ha portato a qualche grattacapo e molte ipotesi: la scena ha conquistato quelli a cui il film è piaciuto molto, mentre ha lasciato perplessi i suoi detrattori. In origine era però prevista una fine alternativa: la scena finale con Michael Keaton ed Emma Stone non era scolpita nella pietra. In una intervista con The Q & A Podcast, il co-sceneggiatore Alexander Dinelaris ha rivelato il piano che in origine aveva in mente il regista Iñárritu per creare una mise en abyme nella scena finale del film, cioè dare l’idea allo spettatore di qualcosa di concatenato e infinito.

La camera avrebbe dovuto continuare a muoversi, come già accaduto in tutto il resto del film, e sarebbe dovuta tornare nelle quinte del teatro, tra i corridoi già visti durante il film e fino al camerino dove avremmo visto Johnny Depp seduto davanti allo specchio mentre si aggiusta la parrucca di Riggan Thomson, con il poster dei Pirati dei Caraibi 5 sullo sfondo. Si sarebbe poi sentita la voce di Jack Sparrow dire: “Che cazzo ci facciamo qui, amico?”. Sarebbe stata una satira del suo stesso loop infinito.

Dinelaris ha poi spiegato che Iñárritu si era dimostrato “molto interessato” a cambiare il finale perché non desse risposte definitive agli spettatori. In un’intervista pubblicata il mese scorso su Birdman e sulla sua scena finale prevista in origine, Iñárritu aveva detto: “Non ve la svelerò mai. Era imbarazzante. Era pessima”.

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