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  • Mercoledì 21 gennaio 2015

Quattro uomini sono stati incriminati per avere aiutato uno degli attentatori di Parigi

Hanno tra i 22 e i 28 anni e secondo il procuratore di Parigi hanno aiutato Amedy Coulibaly a recuperare delle armi

A police officer talks a Jew outside the kosher grocery where Amedy Coulibaly killed four people in a terror attack, in Paris, Tuesday Jan.20, 2015. New York mayor Bill de Blasio is expected to pay respect to the victims at the killing sites later today. Brothers Said and Cherif Kouachi and their friend, Amedy Coulibaly, killed 17 people at the satirical newspaper Charlie Hebdo, a kosher grocery and elsewhere last week.(AP Photo/Francois Mori)
A police officer talks a Jew outside the kosher grocery where Amedy Coulibaly killed four people in a terror attack, in Paris, Tuesday Jan.20, 2015. New York mayor Bill de Blasio is expected to pay respect to the victims at the killing sites later today. Brothers Said and Cherif Kouachi and their friend, Amedy Coulibaly, killed 17 people at the satirical newspaper Charlie Hebdo, a kosher grocery and elsewhere last week.(AP Photo/Francois Mori)

Mercoledì 21 gennaio quattro uomini sono stati incriminati formalmente dalle autorità francesi per avere aiutato Amedy Coulibaly – uno dei tre terroristi degli attentati di Parigi – a compiere l’attacco al supermercato kosher in cui sono morte quattro persone. Il procuratore di Parigi Francois Molins ha detto che gli uomini – di 22, 25, 26 e 28 anni – sono stati incriminati per reati associati al terrorismo: tre di loro hanno precedenti penali e almeno uno ha conosciuto Coulibaly in prigione.

La polizia ha detto che tre dei quattro uomini incriminati sono accusati di avere “comprato delle armi”, tra cui giubbotti antiproiettile e gas lacrimogeno. Uno dei quattro è stato incriminato anche per detenzione e trasporto delle armi. Nessuno di loro invece è invece accusato di complicità negli omicidi. Il procuratori di Parigi ha aggiunto che parte dell’equipaggiamento è stato trovato a Gentilly – un comune francese di poco meno di 20mila abitanti nel dipartimento della Valle della Marna, nella regione dell’Île-de-France – in un posto che si crede possa essere un nascondiglio di Coulibaly.

Il procuratore di Parigi ha detto che finora i progressi nelle indagini sono stati fatti solo su Amedy Coulibaly, mentre riguardo ai fratelli Kouachi, responsabili dell’attentato contro la sede del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, si sa ancora poco. La polizia ha detto che sta indagando anche sul video di Coulibaly che è stato diffuso online dopo gli attentati di Parigi: il video mostra Coulibaly giurare fedeltà ad Abu Bakr al-Baghdadi, il leader dello Stato Islamico (le immagini nel video sembrano riprese in momenti diversi). Il coinvolgimento dello Stato Islamico negli attentati non è ancora troppo chiaro: mentre Coulibaly sembra avere agito in nome dell’IS, i due fratelli Kouachi hanno detto di agire per al Qaida nella penisola arabica (AQAP), la divisione di al Qaida in Yemen (e la stessa al Qaida ha rivendicato l’attentato contro Charlie Hebdo).

Il primo ministro francese, Manuel Valls, ha annunciato che il governo creerà 2.680 nuovi posto di lavoro e metterà a disposizione per l’antiterrorismo circa 425 milioni di euro. Le nuove risorse stanziate, ha detto Valls, sono indispensabili per affrontare la minaccia del terrorismo in Francia: attualmente il governo francese crede che circa 3mila persone siano da tenere sotto sorveglianza.