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  • Mercoledì 14 gennaio 2015

L’IS dice di avere ucciso due spie russe

E ha diffuso un video che sembra mostrare un bambino uccidere due uomini che dicono di avere lavorato per i servizi segreti russi da infiltrati

I miliziani dello Stato Islamico – l’organizzazione estremista islamica sunnita che controlla parti dell’Iraq e della Siria – hanno diffuso un nuovo video nel quale viene mostrata quella che sembra essere l’uccisione da parte di un bambino di due uomini accusati di avere lavorato come spie per conto della Russia. Il governo russo non ha confermato né smentito che ci fossero suoi agenti impegnati in questo tipo di attività, e i servizi segreti (Federal’naja služba bezopasnosti, FSB) hanno riferito all’agenzia di stampa russa Ria Novosti di “non avere informazioni di alcun tipo” da condividere.

Nel video uno dei due uomini dice di essere originario del Kazakistan, mentre l’altro afferma di essere russo: dicono di avere lavorato per i servizi segreti russi con il compito di fare da infiltrati all’interno dello Stato Islamico. Il kazako Mamayev Jambulat Yesenjanovich dice di avere raccolto informazioni sui miliziani dell’IS provenienti dalla Russia e di avere ricevuto l’incarico di ottenere informazioni dai loro sistemi informatici. Il russo Ashimov Sergey dice di essere stato inviato in missione per uccidere un obiettivo e per scoprire il luogo in cui vive il leader dello Stato Islamico.

Al termine della loro intervista, il video mostra un ragazzino che con una pistola uccide i due uomini. Non vengono date informazioni sul luogo dell’uccisione e nel video non ci sono molti elementi per capire dove possa essere avvenuta e quanto tempo fa.

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Mark Galeotti, un esperto dei servizi russi e docente presso la New York University, ha spiegato al Washington Post che è plausibile che i due uomini fossero effettivamente spie inviate dal governo della Russia per indagare su alcune attività dello Stato Islamico: “Questi tizi hanno ammesso di essere dei servizi segreti invece di definirsi semplicemente funzionari e le loro attività di spionaggio descritte nel video appaiono plausibili. I servizi russi possono operare e sono spesso attivi all’estero per raccogliere elementi utili anche per la sicurezza interna della Russia: considerate le preoccupazioni per i legami tra IS e i ribelli nel Caucaso settentrionale, è molto probabile che i servizi stiano cercando di infiltrarsi nello Stato Islamico”.

Diversi elementi suggeriscono che il video e le due uccisioni siano autentici, anche se da parte di alcuni analisti c’è ancora qualche dubbio. Il blogger esperto di armi e di conflitti internazionali Elliot Higgins, più noto con lo pseudonimo di Brown Moses, ritiene che il video sia autentico. Il ragazzino che uccide i due uomini era già stato ripreso in passato in un altro video di propaganda dell’IS e aveva detto di provenire dal Kazakistan.