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  • Mercoledì 7 gennaio 2015

Le manifestazioni per Charlie Hebdo in tutto il mondo

Centinaia di migliaia di persone si sono radunate in tantissime città francesi ed europee: solo a Parigi erano 35mila

New York, Stati Uniti
Cartelloni con gli occhi e le facce dei disegnatori uccisi, durante una manifestazione a Union Square, 7 gennaio 2015. 
(AP Photo/John Minchillo)
New York, Stati Uniti Cartelloni con gli occhi e le facce dei disegnatori uccisi, durante una manifestazione a Union Square, 7 gennaio 2015. (AP Photo/John Minchillo)

Dalle 18 di martedì 7 gennaio in piazza della Repubblica a Parigi, in Francia, si sono radunate migliaia di persone – Le Monde parla di 35 mila – che per oltre cinque ore hanno ricordato e omaggiato le dodici persone morte nell’attentato alla sede settimanale satirico francese Charlie Hebdo. Molti reggevano cartelli con scritto “Je Suis Charlie”, altri vignette o copie del giornale, altri foto dei cinque disegnatori uccisi oppure una penna o una matita; più volte sono stati urlati slogan come “Liberté, Égalité, Charlie doit continuer!” (“Libertà, Uguaglianza, Charlie deve andare avanti!”).

Quella in piazza della Repubblica è la più affollata delle tantissime manifestazioni, fiaccolate e presidi che si sono tenuti mercoledì in molte città francesi ed europee: Marsiglia, Nizza, Berlino, Londra, Stoccolma, Roma, Milano, Bruxelles. A Lione sono state accese tantissime candele, a Berlino qualcuno ha lasciato un foglio con scritto “Io sono Charlie” in caratteri arabi, a Madrid qualcuno ha appiccicato davanti all’ambasciata francese la prima pagina dell’ultimo numero di Charlie Hebdo. I calciatori dell’Evian e del Lille hanno osservato un minuto di silenzio abbracciati prima di giocare una partita; a Londra c’era un ragazzo molto commosso, con un biglietto sul cappello con scritto “sono un disegnatore”.