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  • Mercoledì 15 ottobre 2014

Serbia-Albania è finita male

Risse tra calciatori e tifosi, invasioni di campo, droni con bandiere nazionaliste, durante una partita di qualificazione agli Europei del 2016

A drone with an Albanian flag banner flies over Partizan stadium during the Euro 2016 Group I qualifying match between Serbia and Albania in Belgrade, Serbia, Tuesday, Oct. 14, 2014. The match was abandoned. (AP Photo/Darko Vojinovic)
A drone with an Albanian flag banner flies over Partizan stadium during the Euro 2016 Group I qualifying match between Serbia and Albania in Belgrade, Serbia, Tuesday, Oct. 14, 2014. The match was abandoned. (AP Photo/Darko Vojinovic)

La partita di calcio fra Serbia e Albania, giocata ieri sera a Belgrado e valida per le qualificazioni degli Europei del 2016, è stata sospesa prima dell’intervallo a causa dei disordini generati dalla presenza di un drone, che è volato sopra il campo portando una bandiera della cosiddetta “Albania etnica” (un territorio che interseca più stati nazionali e di cui fa parte anche il Kosovo).

I guai sono cominciati quando il difensore serbo Stefan Mitrović ha strappato la bandiera dal drone, provocando una lite fra i giocatori delle due squadre: in seguito anche i tifosi della Serbia – alcuni a volto coperto – hanno invaso il campo per partecipare alla rissa (quelli albanesi non sono stati fatti entrare allo stadio per ragioni di sicurezza), provocando infine l’intervento della polizia. L’arbitro, l’inglese Martin Atkinson, ha quindi deciso di sospendere la partita. Associated Press riporta che l’UEFA ha deciso di aprire un’inchiesta disciplinare nei confronti di Serbia e Albania sui fatti della partita.

Mezz’ora dopo, come riporta Reuters, la partita è stata interrotta definitivamente. Non è ancora chiaro se e quando verrà rigiocata. Il capitano dell’Albania, il difensore della Lazio Lorik Cana, ha poi detto a una televisione albanese: «Ho visto i miei giocatori venire attaccati e picchiati anche dentro al tunnel, persino dal personale di servizio. Non siamo nello stato fisico e psicologico adatto per riprendere a giocare».

Il Kosovo è uno stato a maggioranza etnica albanese che nel 2008 ha dichiarato la propria indipendenza dalla Serbia, la quale però ancora oggi non lo riconosce come stato autonomo (al contrario di molti paesi occidentali). Alla fine degli anni Novanta i kosovari di etnia albanese vennero perseguitati dall’allora governo del serbo Slobodan Milošević – lo status del Kosovo ha causato un conflitto armato concluso nel 1999 – causando tensioni che sono proseguite anche negli anni successivi.

 

Dopo l’interruzione della partita, è circolata una notizia secondo la quale a controllare il drone fosse stato Osli Rama, il fratello del 50enne primo ministro albanese Edi Rama, e che fosse stato arrestato dopo la partita: il ministro degli Interni albanese però, contattato da Reuters, ha definito la notizia del suo arresto «una speculazione». In molti hanno in seguito criticato la decisione della UEFA di non impedire che Serbia e Albania finissero nello stesso girone (cosa che per esempio è stata evitata per quanto riguarda Spagna e Gibilterra). Nonostante abbia giocato una partita in meno, l’Albania è ancora prima nel girone I, a quattro punti: oltre alla Serbia, il girone comprende anche Danimarca, Portogallo e Armenia.