Google festeggia i 16 anni, con un doodle

Il motore di ricerca più utilizzato al mondo stavolta celebra online il 16esimo anniversario della sua stessa fondazione

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Google - 16° compleanno di Google

Google ha creato un doodle autocelebrativo in occasione del sedicesimo anniversario della sua fondazione, avvenuta nel 1998 e convenzionalmente festeggiata il 27 settembre: sulla pagina del motore di ricerca di Google, al posto del normale logo c’è un’animazione in cui alcune lettere del logo, con gambe e braccia, fanno cose e si scambiano di posizione. La “G” di “Google” segna una tacca su un’ipotetica parete bianca per registrare l’altezza della prima “o”, quella più vicina a lei, come si fa con i bambini quando si vuole verificarne i progressi nella crescita. A quel punto, la “o” viene avanti felice in primo piano, e la “l” – passando dietro le altre lettere – si avvicina alla “G”, che per registrare l’altezza della “l” segna quindi una tacca più in alto rispetto a prima (e la “o” ci resta male).

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Anche se fin dal 2006 l’anniversario della nascita di Google viene convenzionalmente celebrato il 27 settembre, non esiste una data precisa di compleanno: di quale giorno occorra considerare come “primo” giorno dell’azienda si discute da tempo. Per molti anni Google ha festeggiato il proprio compleanno in giorni diversi: il 27 settembre nel 2002, l’8 settembre nel 2003, il 7 settembre nel 2004 e il 26 settembre nel 2005. Secondo la storia, le cose andarono così: la richiesta per fondare la società fu inoltrata il 4 settembre del 1998 e Google fu formalmente fondata tre giorni dopo. Il dominio Google.com, invece, fu registrato il 15 settembre.

Il motivo per cui quindi Google festeggi il 27 settembre non è del tutto chiaro, ma secondo alcune versioni avrebbe a che fare con un post pubblicato nel 2005 in cui la società dichiarava di avere reso mille volte più grande il suo indice, intorno al giorno del suo compleanno, in risposta a Yahoo! che aveva affermato di avere superato con il proprio indice quello di Google (e però il post in questione è datato 26 settembre).

I fondatori di Google sono Larry Page, che oggi è CEO della società, e Sergey Brin: studiavano entrambi informatica alla Stanford University quando si conobbero nel 1995. All’epoca si inventarono BackRub, che può essere considerata una prima rudimentale versione del motore di ricerca usato oggi da centinaia di milioni di persone in tutto il mondo. Per circa un anno, BackRub fu usato sui server dell’università, prima che si rendesse necessario un suo trasferimento perché occupava troppe risorse della rete universitaria. L’anno seguente, Page e Brin si inventarono un nome più creativo per il loro motore di ricerca: “Google” è un gioco di parole legato alla parola “googol”, termine matematico usato per indicare il numero con un 1 iniziale seguito da 100 zeri. Con quel nome, Page e Brin speravano di riuscire a comunicare l’intento di Google, appunto, e cioè catalogare una quantità potenzialmente infinita di informazioni su Internet.

La domanda di registrazione della società Google fu presentata in California il 4 settembre 1998. Nel conto in banca della società, Page e Brin depositarono un assegno da 100 mila dollari che avevano ricevuto da Andy Bechtolsheim, il cofondatore della società informatica Sun, rimasto affascinato dagli obiettivi di Page e Brin e desideroso di dargli una mano a sviluppare al meglio la loro idea. Alla fine del 1998, Google ottenne una prima rilevante notorietà quando finì nella Top 100 dei siti web e motori di ricerca di PC Magazine. A giugno dell’anno seguente, Google ricevette da parte di Sequoia Capital e Klein Perkins un investimento da 25 milioni di dollari.

Oltre che aver creato uno degli strumenti più semplici ed efficienti per trovare le cose su Internet, in più di 16 anni di esistenza quelli di Google si sono inventati diverse altre cose grandi e piccole, alcune quasi dimenticate, altre diventate pezzi importanti del nostro rapporto quotidiano con Internet: tanto da aver generato un esteso e intenso dibattito sul “monopolio” di Google nei confronti della vita digitale di tutti. Il primo “doodle di Google”, dedicato al Burning Man Festival in Nevada, fu pubblicato nel 1998: da allora ne sono stati ideati e pubblicati più di 1000, nelle diverse versioni di Google in giro per il mondo. Due anni dopo Google avviò AdWords, uno dei più conosciuti canali di raccolta della pubblicità online, oggi tra le prime fonti di guadagno per numerose società del web. Nel 2004, quelli di Google lanciarono il servizio di posta Gmail, uno dei più diffusi e apprezzati – ancora oggi – tra tutti quelli presenti nella loro offerta: lo resero disponibile il primo di aprile e per alcune ore in molti pensarono che si trattasse di uno scherzo. In quello stesso anno la società si quotò in borsa a Wall Street.

Google Maps, oggi presente anche sui dispositivi portatili di mezzo mondo, fu lanciato nel 2005 dopo l’acquisizione di Keyhol, avvenuta l’anno precedente. Google investe ogni anno enormi quantità di denaro per organizzare e aggiornare le mappe con immagini satellitari e sempre più definite, a livello stradale. Google nel 2006 ha acquisito YouTube diventando negli anni il principale sistema per vedere e condividere video online: si stima ne siano caricate 60 nuove ore ogni minuto. Nel 2007 è stato il turno del sistema operativo Android per dispositivi mobili, ora il più diffuso grazie alle sue numerose versioni adatte per smartphone e tablet anche molto diversi tra loro.

Google nel 2008 ha lanciato Chrome, il suo browser che ha avuto molto successo e dal quale più di uno su tre, tra di voi, sta ora leggendo questo articolo. Infine, nel 2011 Google ha lanciato il suo social network Google+ per dare a ogni suo iscritto la possibilità di organizzare meglio i vari servizi offerti e per condividerne i loro contenuti. Google+ fatica ancora oggi ad affermarsi a causa della concorrenza molto forte di Facebook e in misura minore di Twitter, ma Google sta continuando a investire nel servizio per migliorarlo e cercare di renderlo complementare e non alternativo agli altri social network di maggiore successo.