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  • Mercoledì 24 settembre 2014

Lo strambo arresto di tre sospetti terroristi a Marsiglia

La Turchia doveva metterli su un aereo per Parigi, dove li aspettava la polizia francese, e invece li ha mandati a Marsiglia, dove sono usciti tranquilli dall'aeroporto

French gendarmes stand guard as the French Interior minister visits the research section of the Gendarmerie Nationale on January 9, 2014 in Rennes, western France, during his two-day trip in Brittany. AFP PHOTO / JEAN-SEBASTIEN EVRARD (Photo credit should read JEAN-SEBASTIEN EVRARD/AFP/Getty Images)
French gendarmes stand guard as the French Interior minister visits the research section of the Gendarmerie Nationale on January 9, 2014 in Rennes, western France, during his two-day trip in Brittany. AFP PHOTO / JEAN-SEBASTIEN EVRARD (Photo credit should read JEAN-SEBASTIEN EVRARD/AFP/Getty Images)

Il ministro della Difesa francese, Jean-Yves le Drian, ha criticato duramente la Turchia a causa di un’operazione legata al rimpatrio di tre sospetti terroristi che per poco non è finita molto male. Mercoledì le autorità turche dovevano imbarcare i tre sospetti terroristi di nazionalità francese su un volo diretto a Parigi, dove dovevano essere presi in consegna dalla polizia locale: a causa della mancanza di alcuni documenti di viaggio, i tre uomini sono stati invece imbarcati su volo diretto a Marsiglia, senza che il cambio di programma venisse comunicato alle autorità francesi. I tre uomini, una volta atterrati a Marsiglia, sono usciti liberamente dall’aeroporto – prima di consegnarsi di loro volontà alle autorità.

La storia è piuttosto curiosa. I tre uomini, stando a quanto riporta Le Monde, erano andati in Siria all’inizio di febbraio con l’intenzione di unirsi allo Stato Islamico (IS), gruppo estremista sunnita che controlla un ampio territorio tra Iraq e Siria. Ad agosto si sono consegnati alla polizia turca di confine, dicendo di essere rimasti delusi dalla loro esperienza di guerra. Due dei tre uomini sono conosciuti dalle autorità francesi per i loro legami con Mohamed Merah, il 23enne con origini algerine che nel marzo 2012 organizzò una serie di attentati a Tolosa e Montauban, in Francia, in cui rimasero uccise sette persone (Merah fu sospettato anche di avere legami con al Qaida: fu ucciso dalla polizia il 22 marzo 2012). Il terzo uomo è invece conosciuto dall’intelligence francese per il suo coinvolgimento “in una rete jihadista”, dicono i media francesi.

Una volta lasciato indisturbati l’aeroporto di Marsiglia, i tre si sono presentati nella tarda mattinata di mercoledì alla stazione di polizia di Le Caylar, un piccolo paese a circa 230 chilometri a ovest di Marsiglia. Quando hanno suonato il campanello della stazione, racconta la stampa francese, non hanno trovato nessuno: i poliziotti erano già usciti per cercarli. Ora i tre uomini sono stati arrestati: il loro avvocato ha detto che vogliono “spiegare le loro regioni alla polizia e al sistema giudiziario” francese. Il ministro degli Interni francese ha commentato l’intera vicenda dicendo che è necessario che la Francia e la Turchia rafforzino le loro relazioni e la loro collaborazione, per evitare in futuro guai simili a quello di oggi.