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  • Venerdì 5 settembre 2014

Gli stati americani che permettono il matrimonio gay

Una sentenza ha confermato l'abolizione del divieto in Indiana e Wisconsin: ora sono 20 gli stati in cui è permesso sposarsi tra persone dello stesso sesso

MIAMI, FL - JULY 02: A protester holds an American flag and rainbow flag in front of the Miami-Dade Courthouse to show his support of the LGBTQ couples inside the courthouse were asking the state of Florida to recognize their marriage on July 2, 2014 in Miami, Florida. Six couples that identify as Lesbian, Gay, Bisexual, Transgender and Queer (LGBTQ) are in court asking that their same-sex marriage be recognized in the state of Florida. (Photo by Joe Raedle/Getty Images)
MIAMI, FL - JULY 02: A protester holds an American flag and rainbow flag in front of the Miami-Dade Courthouse to show his support of the LGBTQ couples inside the courthouse were asking the state of Florida to recognize their marriage on July 2, 2014 in Miami, Florida. Six couples that identify as Lesbian, Gay, Bisexual, Transgender and Queer (LGBTQ) are in court asking that their same-sex marriage be recognized in the state of Florida. (Photo by Joe Raedle/Getty Images)

Tre giudici della Settima Corte d’appello federale di Chicago hanno stabilito all’unanimità che il divieto al matrimonio omosessuale viola la Costituzione degli Stati Uniti perché considera in maniera differente le coppie in base al loro orientamento sessuale. I casi su cui la Corte si è pronunciata riguardavano gli stati dell’Indiana e del Wisconsin dove lo scorso giugno dei giudici federali avevano abolito il divieto e dove però i rispettivi procuratori generali avevano presentato un appello.

Nella motivazioni della decisione, il giudice Richard Posner – nominato dal presidente repubblicano Ronald Reagan nel 1981 – ha definito «irrazionale, ridicola e assurda» la discriminazione contro le coppie formate da persone dello stesso sesso. Ha poi spiegato che gli argomenti avanzati dai rappresentanti legali di entrambi gli stati in difesa del divieto erano «totalmente inverosimili»: avevano cercato infatti di spiegare che il divieto aveva finora contribuito a promuovere una visione tradizionale e secolare del matrimonio e che l’istituzione così concepita era anche uno strumento per tentare di prevenire le gravidanze fuori dal matrimonio. Posner ha invece paragonato il divieto al matrimonio omosessuale a quello del matrimonio interazziale, in vigore negli anni Cinquanta in diversi stati degli Stati Uniti dicendo anche: «Le persone eterosessuali si ubriacano e possono concepire mettendo al mondo a bambini indesiderati: il loro premio è di potersi sposare. Le coppie omosessuali non danno vita a bambini indesiderati e il loro premio è di vedersi negato il diritto a sposarsi».

I procuratori generali dell’Indiana e del Wisconsin hanno fatto sapere che cercheranno di ottenere una sospensione della decisione in attesa che si pronunci la Corte Suprema, il tribunale di ultima istanza del sistema giudiziario federale. La sentenza di Chicago è la quarta di una Corte di appello federale ed è arrivata dopo quella della Virginia, dello Utah e dell’Oklahoma. Finora, più di 30 tribunali si sono pronunciati a favore del matrimonio omosessuale. Dopo cioè che nel giugno del 2013 la Corte Suprema degli Stati Uniti aveva dichiarato incostituzionale il Defence of Marriage Act (DOMA), una legge controversa approvata nel 1996, sostenuta dall’allora presidente Bill Clinton e votata dal Congresso a larghissima maggioranza, sia dai democratici che dai repubblicani. La legge stabiliva che nel caso dei matrimoni gay venisse meno il vincolo di reciprocità che legava gli stati americani, cioè il meccanismo che faceva in modo che ogni stato riconoscesse i titoli di studio, i documenti d’identità, i procedimenti giudiziari e lo status legale di tutti i cittadini, anche quelli degli altri stati. La legge, inoltre, conteneva una definizione di matrimonio limitata alle unioni tra uomini e donne.

MARRIAGE41

In controtendenza rispetto alle ultime sentenze, ieri un giudice federale della Louisiana, Martin Feldman, ha confermato la validità del divieto ai matrimoni fra persone dello stesso sesso dicendo che «il diritto al matrimonio tra persone dello stesso sesso non è ancora così radicato» e che il matrimonio gay er «impensabile fino a poco tempo fa». Il giudice ha poi sostenuto che «attribuire al matrimonio il valore che ha avuto per migliaia di anni e che prevale oggi nella maggior parte degli Stati, non è irrazionale». Il matrimonio omosessuale è attualmente stato legalizzato in 20 stati.