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  • Sabato 30 agosto 2014

I caschi blu sotto assedio in Siria

Settantacinque militari dell'ONU filippini stanno combattendo contro alcuni miliziani vicini ad al Qaida che hanno già 43 loro colleghi delle Fiji prigionieri

Aggiornamento 31 agosto – Dopo circa 24 ore di assedio anche gli ultimi militari filippini sono riusciti a fuggire dal campo nel quale erano stato circondati da alcuni milizani siriani vicini ad al Qaida. L’assedio era cominciato venerdì e aveva riguardo due campi della missione UNDOF in Siria, al confine con Israele. Trentacinque militari filippini erano stati evacuati dai caschi blu irlandesi di un campo vicino nel pomeriggio di sabato. Altri quaranta sono fuggiti nella notte, dopo uno scontro a fuoco durato per gran parte del giorno, in seguito a un cessate il fuoco stabilito con i miliziani che circondavano la base.

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75 militari dell’ONU di nazionalità filippina sono stati attaccati sabato 30 agosto da miliziani vicini ad al Qaida, in due basi che si trovano in Siria al confine con Israele, vicino alle alture del Golan. I miliziani avevano circondato le basi venerdì, due giorni dopo aver catturato altri 44 “caschi blu” delle Fiji in un’altra base ONU nella zona. Il ministro della Difesa filippino ha dichiarato che i combattimenti sono cominciati sabato mattina, ma non ha detto se ci sono stati morti. Nel pomeriggio di sabato, l’esercito israeliano ha confermato che un certo numero di caschi blu hanno abbandonato la Siria entrando in territorio israeliano. Non è ancora chiaro quanti siano questi militari e a quale nazionalità appartengano.

Dopo la cattura dei militari figiani il governo filippino aveva dichiarato che i suoi soldati sono «ben armati e ben addestrati» e si sarebbero difesi da qualunque attacco. Secondo diverse fonti, tra cui il governo americano, alcuni dei miliziani sarebbero membri di al Nusra, l’organizzazione di fondamentalisti islamici affiliata ad al Qaida che opera in Siria contro il governo (una rivale dello Stato Islamico, che si è separato da al Qaida ed opera nella parte occidentale della Siria e in Iraq). Poco prima dell’attacco, i ribelli avrebbero utilizzato un ostaggio del contingente delle Fiji per intimare ai militari filippini di arrendersi. Il governo delle Fiji ha dichiarato che sono in corso trattative per far rilasciare i soldati prigionieri.

Gli scontri intorno al confine tra Siria ed Israele sono cominciati mercoledì, quando i miliziani vicini ad al Nusra sono riusciti a conquistare Quneitra, un posto di confine vicino alle alture del Golan controllato dall’esercito siriano. La scorsa settimana il governo delle Filippine aveva annunciato per ottobre il ritiro del suo contingente in Siria a causa dei crescenti pericoli per la sua sicurezza.

Le truppe dell’ONU al confine tra Siria e Israele fanno parte della missione UNDOF, disposta nella zona dal 1974 per garantire il cessate il fuoco firmato all’epoca tra i due paesi. Le alture del Golan vennero conquistate da Israele nel 1967 in seguito alla guerra dei Sei giorni. Le alture vennero annesse a Israele, ma la decisione non venne riconosciuta dalla comunità internazionale (le alture del Golan fanno parte di quei territori che Israele ha occupato al di fuori dei famosi “confini del ’67“). Nel 1973 durante la guerra dello Yom Kippur la Siria cercò di riconquistare le alture, ma venne sconfitta insieme ai suoi alleati egiziani. Attualmente, circa 1200 caschi blu di Fiji, India, Irlanda, Nepal, Paesi Bassi e Filippine si trovano disposti in una serie di basi lungo gli ottanta chilometri di confine tra i due paesi.

(foto: caschi blu in una base sul confine tra Israele e Siria, il 29 agosto. AP Photo/Ariel Schalit)