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La direttrice dell’FMI Christine Lagarde è stata messa “in stato di accusa” per negligenza nel caso che riguarda l’uomo d’affari francese Bernard Tapie

La direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, è stata interrogata per la quarta volta dalla Corte di giustizia della Repubblica, il tribunale francese che si occupa di giudicare se i ministri nell’esercizio delle loro funzioni hanno commesso crimini o reati ed è stata messa “in stato di accusa per negligenza”. L’atto d’accusa (in francese “mise en examen”) comunica che contro di lei esistono indizi “gravi e concordanti” che rendono probabile la sua partecipazione, come autore o come complice, a un reato: nel sistema italiano, è qualcosa di paragonabile a un avviso di garanzia. Il caso riguarda il ruolo che Lagarde aveva svolto nella soluzione di una controversia che dal 1993 opponeva un uomo d’affari francese, Bernard Tapie, allo Stato e alla banca Crédit Lyonnais. L’episodio è avvenuto nel 2008, quando Lagarde era ministra delle Finanze e dell’Economia nel governo di François Fillon, con Nicolas Sarkozy presidente.

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