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  • Sabato 23 agosto 2014

Che è successo alle squadre di calcio crimeane

Sono finite in terza divisione russa (una aveva vinto un campionato ucraino), costrette a cambiare nomi e giocatori: ma la UEFA ha deciso di non riconoscere le loro partite

(BATANOV/AFP/Getty Images)
(BATANOV/AFP/Getty Images)

Venerdì 22 agosto la UEFA, il massimo organo di governo del calcio europeo, ha diffuso un comunicato nel quale spiega che non riconoscerà come ufficiali le partite giocate da tre squadre di altrettante città della Crimea che in seguito all’annessione della penisola ucraina da parte della Russia, nel marzo del 2014, erano state incluse nel campionato della terza divisione russa. La UEFA ha motivato la decisione col fatto che la partecipazione di ciascuna squadra in un dato campionato deve avvenire «all’interno di un contesto di legalità» e «rispettando i termini dello Statuto UEFA» (l’annessione della Crimea alla Russia, confermata poi tramite un controverso referendum, non è stata riconosciuta dall’ONU).

Le tre squadre hanno sede rispettivamente a Simferopoli, Sebastopoli e Yalta. Le prime due squadre, fino all’anno scorso, giocavano nella Prem’er-Liha, il massimo campionato ucraino. Quella di Yalta, invece, nell’equivalente della Serie B ucraina. Il 31 luglio, dopo che le tre squadre avevano concluso i rispettivi campionati in Ucraina, la federazione russa aveva deciso che dalla stagione successiva avrebbero dovuto disputare la terza divisione russa, la serie professionistica più bassa della federazione. Due delle tre squadre sono state inoltre costrette a essere rifondate e perciò a cambiare nome: la FC Sevastopol è diventata FC SKChF Sevastopol, la SC Tavriya Simferopol è diventata FC TSK Simferopol (non è chiaro perché la FC Zhemchuzhina Yalta non sia stata costretta a fare altrettanto).

Secondo Russia Today, una grande agenzia di news russa, le squadre di Simferopoli e Sebastopoli stanno usando le stesse strutture di quando giocavano nel campionato ucraino. Ma poiché nella terza divisione russa possono giocare solo giocatori col passaporto russo, le squadre non hanno potuto riassumere parte dei giocatori che facevano parte della squadra ucraina. Un portavoce della SKChF, inoltre, ha detto a BBC che per il momento non possono ancora utilizzare nemmeno i giocatori crimeani. Già martedì 12 agosto, racconta il New York Times, tutte e tre le squadre hanno disputato alcune partite valide per la coppa nazionale russa. Il 20 agosto hanno giocato la prima partita nella terza divisione russa, nel girone “Sud” del torneo: la TSK Simferopol e la SKChF Sevastopol hanno persino giocato contro (ha vinto la TSK per 2-0), mentre lo Yalta ha perso 4-0 contro i Chernomorets.

Nei giorni scorsi, il capo della federazione calcistica ucraina si era lamentato per l’annessione avvenuta «illegalmente e arbitrariamente» delle tre squadre alla federazione russa con una lettera alla UEFA e alla FIFA – l’organismo mondiale di governo del calcio – chiedendo che la federazione russa venisse punita con una sanzione.

La FC Sevastopol esisteva dal 2002 e nell’ultima stagione del campionato ucraino era arrivata nona. La SC Tavriya Simferopol era stata invece fondata nel 1958 ed era stata l’unica squadra a vincere il campionato ucraino oltre alla Dinamo Kiev e allo Shakhtar Donetsk dopo lo scioglimento dell’URSS (nel 1992). Nell’ultimo campionato ucraino era finita 15esima.

foto: alcuni giocatori della FC Sevastopol il 26 marzo 2014 (AFP PHOTO/VASILIY BATANOV)