A Glastonbury, il giorno dopo i concerti

Le foto della distesa di spazzatura che gli oltre 170 mila partecipanti a uno dei più importanti festival musicali al mondo si sono lasciati alle spalle domenica

(Matt Cardy/Getty Images)
(Matt Cardy/Getty Images)

Domenica 29 giugno si è concluso il festival di Glastonbury – uno dei più importanti d’Europa, che si tiene dal 1970 nel Somerset, in Inghilterra – e, come ogni anno, il giorno dopo i partecipanti hanno smontato le tende, riposto le loro cose negli zainetti e lasciato gli oltre 360 ettari di Worthy Farm – il campo che ospita il festival – ricoperti da una impressionante distesa di spazzatura: lattine e bottiglie di plastica, sacchetti, stivali di gomma usati per camminare nel fango, persino alcune tende, oltre agli innumerevoli oggetti perduti che potranno essere reclamati e ritrovati sul sito.

Gli organizzatori del festival ci tengono molto al rispetto dell’ambiente: un’intera pagina sul sito spiega ai partecipanti come arrivare a Worthy Farm inquinando il meno possibile, raccomanda di non abbandonare le proprio tende e di riportarsi a casa tutti gli oggetti con cui con si è arrivati. Una squadra di duemila volontari è costantemente al lavoro per raccogliere la spazzatura e smistarla, così da riciclarla il più possibile. L’anno scorso sono riusciti a riciclare il 49 per cento dei rifiuti.