Il discorso di Renzi sull’Europa

Il presidente del Consiglio ha spiegato alla Camera che cosa vuole fare l'Italia nel suo semestre di guida dell'Unione, a partire dall'economia

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha tenuto questa mattina un discorso alla Camera per illustrare il programma dell’Italia per il semestre di presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, in vista del prossimo incontro tra i leader dei paesi dell’UE previsto per il 26 e 27 giugno a Bruxelles, in Belgio. Renzi ha spiegato cosa vuole fare il suo governo nei sei mesi in cui avrà la guida dell’Europa, ricordando che il piano di rilancio delle politiche europee soprattutto in tema economico sarà strettamente legato all’Italia, che deve fare ancora i conti con un alto tasso di disoccupazione e con un’economia che in generale stenta a ripartire. Lunedì 23 giugno il cancelliere tedesco Angela Merkel ha confermato che, entro certi limiti, è arrivato il momento di introdurre il concetto di “flessibilità” all’interno del patto di stabilità europeo, che stabilisce come e con quali vincoli gli stati membri possono modificare la loro spesa.

Il semestre di presidenza della UE dell’Italia inizia a poche settimane di distanza dalle elezioni del Parlamento europeo, che ha visto prevalere (seppure di poco) il Partito Popolare Europeo sull’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici, senza dimenticare l’importante affermazione dei partiti politici euroscettici e favorevoli all’abolizione dell’euro. Eletti i parlamentari, ora si parla delle nomine delle principali cariche della Commissione europea, che esercita il potere esecutivo. La sua guida dovrebbe essere affidata a Jean-Claude Juncker, appartenente al PPE, nomina su cui hanno detto di essere d’accordo diversi leader europei, compreso Renzi, e sulla quale c’è un forte scetticismo da parte del primo ministro britannico David Cameron. Anche se non c’è ancora nulla di ufficiale, Matteo Renzi dovrebbe proporre l’attuale ministro degli Esteri italiano, Federica Mogherini, come Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell’UE, uno degli incarichi più prestigiosi all’interno delle istituzioni europee.