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  • Mercoledì 11 giugno 2014

Il campo di Manaus è messo male?

Circolano fotografie preoccupanti del posto in cui l'Italia giocherà la sua prima partita, sabato contro l'Inghilterra

Picture taken from a smartphone from the Press tribune of Manaus stadium on June10 2014 showing the pitch of the Amazonia Arena. The pitch at Manaus's Amazonia Arena, on which England and Italy will play their opening World Cup game on June 14, was in a poor condition an AFP journalist remarked. The playing surface was noticeably dry and particularly bare around one of the goals, revealing large yellowing areas of turf. AFP PHOTO / COLIN DRONIOU (Photo credit should read COLIN DRONIOU/AFP/Getty Images)
Picture taken from a smartphone from the Press tribune of Manaus stadium on June10 2014 showing the pitch of the Amazonia Arena. The pitch at Manaus's Amazonia Arena, on which England and Italy will play their opening World Cup game on June 14, was in a poor condition an AFP journalist remarked. The playing surface was noticeably dry and particularly bare around one of the goals, revealing large yellowing areas of turf. AFP PHOTO / COLIN DRONIOU (Photo credit should read COLIN DRONIOU/AFP/Getty Images)

Circolano fotografie un po’ inquietanti del campo dello stadio di Manaus, dove l’Italia giocherà la sua prima partita dei Mondiali, contro l’Inghilterra. A due giorni dalla partita – si gioca sabato 14 a mezzanotte – il prato sembra molto secco e non uniforme, con ampie zone gialle. Mancano le linee sul campo e anche le porte da gioco non sono state ancora montate per bene. Secondo alcune persone che hanno visitato lo stadio, di cui il Guardian riporta i racconti, negli spogliatoi ci sono ancora cavi scoperti, fuori dallo stadio stanno ancora stendendo l’asfalto, alcune porte d’accesso sono imballate e devono essere montate.

Manaus è la più affascinante città a ospitare i Mondiali e il suo stadio è stato costruito da zero per il torneo: si chiama Arena de Amazonia e ha 42.000 posti. La costruzione di uno stadio nel mezzo della Foresta Amazzonica, per quanto all’interno di un enorme insediamento urbano, ha generato diversi problemi di progettazione: l’umidità della zona ha richiesto che l’acciaio e le saldature fossero trattate in modo speciale, che i materiali plastici fossero scelti in modo da resistere alle alte temperature raggiunte per gran parte dell’anno e che i lavori procedessero seguendo le stagioni, in modo tale da evitare di dover compiere lavori strutturali durante le grandi piogge. Anche fare arrivare i materiali per la struttura dello stadio fino a Manaus non è stato facilissimo, visto che la città non si può raggiungere via terra: solo via nave o via aereo. La maggior parte dei materiali edili sono stati spediti dal porto di Aveiro, in Portogallo, e sono arrivati con quattro diverse navi, che hanno impiegato circa 20 giorni per attraversare l’Oceano Atlantico e risalire il Rio delle Amazzoni fino al porto di Manaus.