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  • Venerdì 2 maggio 2014

«Molti morti» in Ucraina, dice il presidente

È la giornata più violenta dall'inizio della crisi: l'esercito di Kiev ha iniziato un'operazione militare contro i filo-russi a Sloviansk e ci sono stati scontri molto duri a Odessa

Ukrainian troops build a sandbag barricade at a checkpoint they seized in the early morning in the village of Andreevka, 7 kms from the centre of the southern Ukrainian city of Slavyansk, on May 2, 2014. Ukraine's military lost two helicopters and two servicemen on May 2 in a deadly offensive launched just before dawn against pro-Russian rebels holding the flashpoint town of Slavyansk, insurgents and authorities said. AFP PHOTO / VASILY MAXIMOV (Photo credit should read VASILY MAXIMOV/AFP/Getty Images)
Ukrainian troops build a sandbag barricade at a checkpoint they seized in the early morning in the village of Andreevka, 7 kms from the centre of the southern Ukrainian city of Slavyansk, on May 2, 2014. Ukraine's military lost two helicopters and two servicemen on May 2 in a deadly offensive launched just before dawn against pro-Russian rebels holding the flashpoint town of Slavyansk, insurgents and authorities said. AFP PHOTO / VASILY MAXIMOV (Photo credit should read VASILY MAXIMOV/AFP/Getty Images)

La giornata di oggi in Ucraina è stata molto complicata e probabilmente la più violenta dall’inizio della crisi. Il governo di Kiev giovedì notte ha annunciato l’inizio di un’operazione “anti-terrorismo” su larga scala concentrata nella zona di Sloviansk, piccola città della regione di Donetsk che da alcune settimane è controllata dai separatisti filorussi. Durante l’operazione sono stati abbattuti almeno due elicotteri dell’esercito ucraino, e sono state uccise “molte persone” tra i ribelli, ha detto il presidente Oleksandr Turchynov. Nel pomeriggio sono cominciati anche degli molto violenti a Odessa, città meridionale sul mar Nero, capoluogo dell’omonima regione. Secondo le prime ricostruzioni anche qui ci sarebbe almeno un morto e diversi feriti.

L’operazione anti-terrorismo a Sloviansk
Nella notte tra giovedì 1 e venerdì 2 maggio il governo ucraino ha compiuto una nuova operazione “anti-terrorismo” a Sloviansk. Il ministro degli Interni ucraino, Arsen Avakov, ha confermato che due elicotteri sono stati abbattuti e due soldati sono stati uccisi (per abbattere un elicottero sarebbe stato usato un missile terra-aria). Il governo di Kiev ha confermato anche di avere riconquistato nove checkpoint filorussi attorno a Sloviansk: il presidente Oleksandr Turchynov ha detto che «molte persone» tra la fazione dei fillorussi sono state uccise, ferite e arrestate nell’operazione. Stella Khorosheva, portavoce dei filorussi, ha detto che uno dei loro uomini è stato ucciso negli scontri con i militari ucraini, e un altro è stato ferito. Khorosheva non ha aggiunto altri dettagli. La Russia ha chiesto di tenere una riunione di emergenza al Consiglio di Sicurezza per parlare della crisi in Ucraina orientale.

Il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, scrive AFP, ha detto che l’attacco di oggi a Sloviansk ha affossato definitivamente la tregua che era stata raggiunta a Ginevra il 17 aprile scorso. Da una settimana a Sloviansk sono ostaggi 7 osservatori OSCE, sequestrati all’entrata della città, e diversi giornalisti ucraini. Al momento sembra che i militari ucraini abbiano circondato la città, che però è ancora sotto il controllo dei filorussi. Intanto alcuni separatisti hanno preso il controllo del centro di controllo delle ferrovie di Donetsk, la regione in cui si trova Sloviansk, e hanno fermato i movimenti di quasi tutti i treni.

 

Avakov, commentando l’operazione “antiterrorismo” a Sloviansk, ha detto: «I terroristi hanno aperto il fuoco con armi pesanti contro le unità speciali ucraine. È in corso una battaglia reale contro mercenari professionisti», aggiungendo che i separatisti stanno usando la tattica di nascondersi dietro i civili negli edifici residenziali. Il canale russo Rossiya 25 TV ha detto che Sloviansk è «stata assaltata», mentre secondo uno dei leader filorussi locali, Igor Strelkov, la città è stata completamente isolata, ma è ancora sotto il controllo dei separatisti. Secondo il giornalista di TIME Simon Shuster, i filorussi avrebbero chiesto agli abitanti di Sloviansk di recarsi nella piazza principale per chiedere al presidente russo Vladimir Putin di sostenerli contro l’attacco dei soldati ucraini.

Giovedì 1 maggio c’erano stati anche scontri tra filorussi e polizia ucraina a Donetsk: i separatisti avevano preso d’assalto l’ufficio del procuratore della città, lanciando pietre e lacrimogeni, e provocando la risposta della polizia. Il giorno prima il presidente ad interim ucraino, Olexandr Turchynov, aveva ammesso che l’esercito non è in grado di controllare le zone orientali del paese.

Gli scontri a Odessa
Venerdì pomeriggio sono cominciati degli scontri molto violenti anche a Odessa, città dell’Ucraina meridionale sul mar Nero poco lontana dal confine con la Moldavia e capoluogo della regione omonima. Le notizie che arrivano da Odessa sono molto confuse, anche perché molti giornalisti stranieri presenti in Ucraina sono concentrati da settimane nella regione orientale di Donetsk, dove si trova anche Sloviansk: dalle prime testimonianze e ricostruzioni, gli scontri sono iniziati tra partecipanti a una manifestazione filoucraina e attivisti filorussi. Almeno una persone è stata uccisa negli scontri, ha scritto BBC, ma altri giornalisti hanno scritto di avere visto almeno sette corpi di persone uccise.

Negli scontri – definiti su Twitter da qualche giornalista come una specie di “guerriglia urbana” – c’è stato un lancio di pietre e lacrimogeni. In un video messo online e ripreso dal sito Interpretermag.com – sito su posizioni filoucraine che tiene dei liveblog praticamente a cadenza giornaliera fin dall’inizio della crisi in Crimea – si vedono diversi uomini (alcuni a viso coperto) rompere un cordone della polizia in tenuta antisommossa. Poi si sentono rumori di spari ed esplosioni e si vedono lanci di pietre.

Alcuni degli uomini coinvolti negli scontri a Odessa sono armati di pistole, mentre altri sono muniti di scudi del tipo usato dalla polizia in tenuta antisommossa (alcuni scudi potrebbero arrivare dai Berkut, le squadre speciali della polizia ucraina accusate della dura repressione a piazza Indipendenza,a Kiev, durante le manifestazioni contro l’ex presidente Viktor Yanukovych: i Berkut furono sciolti poco dopo l’insediamento del nuovo governo). La confusione per le strade di Odessa rimane moltissima. Tra i gruppi presenti c’erano anche le milizie di autodifesa cittadine, che come ha scritto su Twitter il giornalista Devin Ackles sono sembrate molto ben organizzate.

 

Howard Amos, giornalista che si occupa soprattutto di Russia, ha riportato altri episodi della guerriglia urbana di Odessa: