L’arresto di Nicola Cosentino

L'ex sottosegretario all'Economia del PdL, già arrestato un anno fa, ora è stato fermato con le accuse di estorsione e concorrenza sleale con finalità mafiosa

Nicola Cosentino (Foto Marco Cantile/LaPresse)
Nicola Cosentino (Foto Marco Cantile/LaPresse)

Nicola Cosentino, ex sottosegretario all’Economia durante il quarto governo Berlusconi e deputato per quattro legislature con Forza Italia e il Popolo della Libertà, è stato arrestato insieme ad altre 12 persone con l’accusa di estorsione e concorrenza sleale con finalità mafiosa nel settore della distribuzione di carburanti in provincia di Caserta. Oltre a Cosentino sono stati arrestati i suoi due fratelli Giovanni e Antonio e Pasquale e Antonio Zagaria, fratelli di Michele, boss del clan dei Casalesi. Cosentino era già stato arrestato nel marzo del 2013 per reati di concorso esterno al clan dei Casalesi e per riciclaggio. A luglio gli erano stati concessi i domiciliari e l’8 novembre scorso era tornato libero.

Arrestato Nicola Cosentino e i due suoi fratelli, Giovanni e Antonio. L’ex sottosegretario all’Economia e i suoi congiunti sono stati arrestati dai carabinieri di Caserta con le accuse di estorsione e concorrenza sleale aggravata dalla finalità mafiosa. Nel corso dell’operazione sono stati arrestati anche Pasquale e Antonio Zagaria, fratelli del boss Michele, capo del clan dei Casalesi.

Gli arresti sono scattati perché i fratelli Cosentino avrebbero imposto la vendita nel Casertano di prodotti petroliferi delle loro aziende di famiglia (Aversana Petroli, Aversana Gas e Ip Service). In tutto gli arrestati sono tredici. Tra loro ci sono alcuni funzionari del comune di Casal di Principe, un funzionario della Regione Campania e due dipendenti della Kuwait Petroleum Italia. L’inchiesta, coordinata dai pm Antonello Ardituro, Fabrizio Vanorio e Francesco Curcio, è scattata nel 2011 e ha consentito di ricostruire l’illecita attività di gestione delle aziende d famiglia con l’uso spregiudicato di pressioni criminali.

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