Il mondo, colorato

Un artista americano ha fotografato Islanda, Russia, Groenlandia e Kenya con una pellicola sensibile agli infrarossi, che trasforma i colori

Tasiilaq, Groenlandia
(Daniel Zvereff)
Tasiilaq, Groenlandia (Daniel Zvereff)

Introspective è un progetto realizzato dall’illustratore e fotografo americano Daniel Zvereff, che ha fotografato l’Islanda, il Canada, la Norvegia e altri paesi artici utilizzando vecchie Kodak Aerochrome 120, una pellicola sensibile agli infrarossi. Era originariamente utilizzata dai soldati per le foto aeree: permetteva di ricavare informazioni sulla vegetazione, sulla composizione del suolo e di individuare i soldati nascosti con le mimetiche nelle zone di guerra. La pellicola rende le diverse sfumature del verde in viola e rosa acceso, e il marrone in azzurro: i paesaggi fotografati da Zvereff assumono colori surreali, dove il ghiaccio, il cielo, le fronde degli alberi sono magenta, porpora e blu.

Zvereff ha pubblicato online le foto del suo viaggio, accompagnandole con racconti e disegni tratti dal suo diario. Inizialmente Zvereff voleva andare solo nell’Artico, ma col tempo ha aggiunto nuove tappe al suo viaggio – avvenuto nell’estate 2013 – finendo anche in Russia, Islanda, Spagna e Kenya. Ha spiegato che «l’Artico sarà di fatto la prossima frontiera per cercare nuove risorse naturali, e il clima più mite la trasformerà per sempre. Mi sembrava appropriato fotografare la sua incredibile bellezza naturale utilizzando una pellicola che non esiste più». La Kodak Aerochrome infatti non è più in produzione, a Zvereff sono rimasti pochi rullini che ha comprato su eBay per cento dollari l’uno, e che progetta di utilizzare in un prossimo viaggio nei paesi nordici.

Introspective è ispirato al lavoro del fotografo Richard Mosse, che nel 2010 fotografò e filmò la Repubblica Democratica del Congo con le Kodak Aerochrome: il risultato furono il film The Enclave e il reportage Quick, che raccontano in modo straniante e intenso le difficili vicende politiche del paese. Gli altri progetti e reportage di Zvereff si possono guardare sul suo sito e sulla sua pagina Facebook.