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  • Mercoledì 12 febbraio 2014

La vittoria a pari merito nella discesa libera femminile

È la prima nella storia dello sci alpino alle Olimpiadi: una super favorita e una quasi sconosciuta hanno fatto lo stesso tempo (e dalla foto si capisce chi è chi)

SOCHI, RUSSIA - FEBRUARY 12: (FRANCE OUT) Dominique Gisin of Switzerland and Tina Maze of Slovenia win joint gold medals during the Alpine Skiing Women's Downhill at the Sochi 2014 Winter Olympic Games at Rosa Khutor Alpine Centre on February 12, 2014 in Sochi, Russia. (Photo by Alain Grosclaude/Agence Zoom/Getty Images)
SOCHI, RUSSIA - FEBRUARY 12: (FRANCE OUT) Dominique Gisin of Switzerland and Tina Maze of Slovenia win joint gold medals during the Alpine Skiing Women's Downhill at the Sochi 2014 Winter Olympic Games at Rosa Khutor Alpine Centre on February 12, 2014 in Sochi, Russia. (Photo by Alain Grosclaude/Agence Zoom/Getty Images)

Mercoledì mattina, nel corso della sesta giornata di gare delle Olimpiadi Invernali in corso a Sochi, si è svolta la gara di discesa libera femminile, una delle più importanti dello sci alpino. L’hanno vinta a pari merito la sciatrice slovena Tina Maze e la svizzera Dominique Gisin, con il tempo di 1.41.57: è la prima volta nella storia delle Olimpiadi che una medaglia d’oro viene assegnata a pari merito in una disciplina dello sci alpino. È anche la prima volta che la Slovenia vince una medaglia d’oro alle Olimpiadi Invernali. Daniela Merighetti, una delle quattro italiane in gara, è arrivata quarta a 17 centesimi dalla terza classificata, la svizzera Lara Gut.

La medaglia è stata assegnata a pari merito, come spiega Slate, poiché la Federazione Internazionale Sci impone che per l’assegnazione delle medaglie dello sci alpino vengano contati esclusivamente i decimi e i centesimi di secondo: e quindi i tecnici addetti al cronometraggio hanno saputo quale delle due sciatrici è arrivata per prima, ma non possono comunicarlo pubblicamente. Questo, secondo un portavoce della FIS, perché «quando si tratta di numeri così piccoli non è possibile garantirne la veridicità».

Gisin non era considerata favorita da nessun commentatore. Ha 28 anni e finora ha avuto una carriera nella norma, se non mediocre: in tutta la carriera ha vinto tre tappe di Coppa del Mondo. Tina Maze ha 30 anni ed è invece considerata invece una delle più forti sciatrici in circolazione: alle scorse Olimpiadi, nel 2010, era arrivata seconda sia nel Super-G che nello Slalom Gigante, e nel 2013 è stata campionessa mondiale di Super-G.

Stamattina Gisin è scesa per ottava, prima di tutti i nomi “grossi”. Una dopo l’altra, le favorite hanno realizzato dei tempi non all’altezza: l’americana Julia Mancuso, che l’altroieri è arrivata terza nella supercombinata, è scesa per dodicesima ed ha concluso la discesa con circa un secondo di ritardo. Lara Gut, che ha fatto dei tempi parziali in linea con Gisin, ha poi finito con un decimo di ritardo. La recente vincitrice della supercombinata – nonché favorita di oggi – Maria Höfl-Riesch ha deluso per tutta la discesa ed è finita 13esima, a 1,17 secondi da Gisin. Maze è scesa per 21esima, ed ha anticipato Gisin in tutti i rilevamenti parziali di tempo e velocità, salvo poi rallentare nel tratto finale – ESPN dice a causa della neve diventata nel frattempo meno compatta – e finire alla pari con Gisin.

Alla fine della prova di Maze, Gisin è uscita dalla zona riservata agli atleti ed è corsa ad abbracciarla. Dopo la vittoria, Gisin ha detto ai giornalisti: «non penso di aver mai nemmeno sognato una cosa del genere. Adesso che ho vinto sto vivendo un sogno, anche se questo è decisamente meglio».