Il successo in borsa di Twitter

Almeno nel suo primo giorno: per i commentatori la società non ha fatto l'errore di Facebook e ha indovinato il prezzo iniziale con cui presentarsi sul mercato

Giovedì 7 novembre è stato il primo giorno di Twitter in borsa. Le azioni della società sono acquistate e vendute nel listino del New York Stock Exchange. Il debutto di Twitter sui mercati era molto atteso dagli analisti, che vogliono scoprire quale sarà l’atteggiamento degli investitori nei confronti della società a circa un anno e mezzo di distanza dalla quotazione di Facebook, e oggi ci sono molti commenti che sottolineano le analogie e le differenze tra le due operazioni.

Il primo giorno di contrattazioni è stato un successo per Twitter: il titolo è cresciuto del 73 per cento e ha chiuso a 44,94 dollari dai 26 stabiliti come prezzo di apertura. Secondo i dati di Bloomberg, è la miglior partenza per una IPO (offerta pubblica iniziale) di oltre un miliardo di dollari dal 2007, e il giorno successivo il titolo ha cominciato di nuovo in crescita. Bloomberg aggiunge anche, citando alcune fonti interne, che la società ha ricevuto richieste di azioni al prezzo iniziale di 26 dollari trenta volte più numerose delle azioni che aveva da offrire a quel prezzo.

E qui arriva il primo paragone impietoso per Facebook: nel primo giorno di contrattazioni, la quotazione della società fondata da Mark Zuckerberg non cambiò molto rispetto al prezzo dell’offerta iniziale, per poi perdere l’11 per cento il giorno successivo. Scrive Bloomberg:

La dicotomia mette in luce la difficoltà di riconciliare i due obiettivi principali di un’IPO: ottenere più denaro possibile per la società mentre si assicura anche un salto significativo per gli investitori nel primo giorno di contrattazioni. Con il flop di Facebook nel primo giorno e il successivo calo durato un anno ancora chiaro in testa, Twitter e i suoi banchieri hanno scelto un prezzo dell’IPO che sarebbe stato superato velocemente, evitando la reazione degli investitori da cui Facebook si sta riprendendo solo adesso.

Dalla vendita di ieri – sono state collocate circa 70 milioni di azioni – Twitter ha ottenuto 2,09 miliardi di dollari e il suo valore di mercato è arrivato a 25 miliardi. L’operazione è stata fatta in collaborazione con la società finanziaria Goldman Sachs, con l’aiuto di altre celebri società finanziarie come Morgan Stanley e JPMorgan Chase. Il banchiere a capo dell’operazione per Goldman Sachs, Anthony Noto, ha twittato un semplice “Fiù!” quando si è capito che l’operazione era andata nel modo sperato.