Il nuovo data center di ENI

Le foto del centro dati inaugurato ieri in mezzo alla campagna pavese, che gestisce sia le informazioni sulle bollette che i piani per le nuove trivellazioni

(Giulia Ticozzi/IlPost)

(Giulia Ticozzi/IlPost)

Martedì 29 ottobre a Ferrera Erbognone, in provincia di Pavia, ENI ha inaugurato il “Green Data Center”, un nuovo enorme centro dati che sarà utilizzato dalla società per la gestione di buona parte delle informazioni che tratta, da quelle delle bollette dei suoi clienti alla sicurezza, passando per la grande quantità di informazioni che elabora ogni anno per determinare i siti in cui effettuare trivellazioni esplorative per l’apertura di nuovi pozzi. La struttura servirà ad elaborare i dati provenienti dalle sedi in giro per il mondo di ENI, che opera in oltre 90 paesi. Il Green Data Center occupa un’area di circa 5.200 metri quadrati in mezzo alla campagna ed è ben riconoscibile all’orizzonte per i suoi sei camini, che non servono per l’emissione di fumi come nella adiacente raffineria di Sannazzaro, ma invece per gestire i flussi d’aria utilizzati per raffreddare le migliaia di server del centro dati.

Alla base del Green Data Center ci sono ventole molto potenti che aspirano l’aria proveniente dall’esterno, debitamente filtrata, creando un flusso che viene convogliato nelle “gabbie” in cui sono contenuti i server. L’aria raffredda l’ambiente, e viene espulsa dalle “gabbie” dalle piccole ventole a basso consumo installate sugli stessi server. L’aria estratta, essendo calda, sale verso i soffitti molto alti del centro dati, e fuoriesce poi dai camini. L’altezza di varie decine di metri dei camini serve per facilitare la fuoriuscita naturale dell’aria, senza l’utilizzo di altre grandi ventole sulla sommità dei camini.

(Le foto dei data center di Google)

Questi e molti altri accorgimenti consentono di raffreddare i computer nel centro dati con un consumo molto basso di energia elettrica, nonostante il Green Data Center si trovi in una zona in cui si raggiungono alte temperature nella stagione estiva (per questo motivo di solito le grandi società, a partire da Google piazzano i loro data center in paesi dove fa freddo tutto l’anno). Stando ai dati forniti da ENI, il nuovo centro dati detiene il record mondiale in termini di efficienza energetica per quanto riguarda i data center. Il rapporto tra l’energia totale utilizzata, compresi i sistemi di raffreddamento, e quella per la gestione dei server è pari a 1,2, contro una media italiana che oscilla tra 2 e 3.

foto: Giulia Ticozzi / il Post