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  • Venerdì 16 agosto 2013

Mappare la Bielorussia

Nokia sta provando a colmare "un buco nero" e costruire le mappe stradali del paese considerato l'ultima dittatura d'Europa

KOBRIN, BELARUS: Picture taken 15 February 2007 shows an elderly woman riding her bicycle along a road near the Belarus's town of Kobrin, some 280 km southwest of Minsk. AFP PHOTO / VIKTOR DRACHEV (Photo credit should read VIKTOR DRACHEV/AFP/Getty Images)
KOBRIN, BELARUS: Picture taken 15 February 2007 shows an elderly woman riding her bicycle along a road near the Belarus's town of Kobrin, some 280 km southwest of Minsk. AFP PHOTO / VIKTOR DRACHEV (Photo credit should read VIKTOR DRACHEV/AFP/Getty Images)

A partire da maggio circa 600 volontari in Bielorussia stanno contribuendo a completare le mappe del paese create da HERE, una divisione di Nokia che si occupa di fornire informazioni dettagliate ai navigatori GPS dei cellulari Nokia e delle aziende che hanno stipulato accordi per utilizzarle a loro volta (come Mercedes Benz, che le rende disponibili nei navigatori GPS delle proprie auto). La storia è rilevante perché la Bielorussia è considerata “l’ultima dittatura d’Europa”: il suo primo ministro è il discusso Alexander Lukashenko e per le aziende straniere è molto complicato ottenere i permessi per compilare delle mappe. In Bielorussia le uniche mappe stradali affidabili sono custodite dal governo e non sono pubbliche: secondo il New York Times per chi viaggia la Bielorussia è “un buco nero”.

HERE è un’evoluzione del progetto Nokia Maps, che aveva come l’obiettivo di fornire mappe native sui telefoni Nokia: attualmente ci lavorano circa 6.000 persone in tutto il mondo. Sebbene per tracciare le proprie mappe HERE utilizzi metodi simili a quelli di Google Maps (le famose automobili adeguatamente equipaggiate, insomma), il sistema è aperto al contributo dei volontari attraverso HERE Map Creator, un programma diffuso da Nokia che permette a utenti esterni di aggiungere e completare le informazioni già presenti nel database. La maggior parte dei volontari coinvolti da Nokia sono studenti o insegnanti di geografia e cartografi dilettanti: per il momento hanno aggiornato il nome di circa 22.000 chilometri di strade e segnalato più di 11.000 “posti di interesse”, come ristoranti, bar e benzinai. Nonostante nell’ultimo trimestre i ricavi di HERE siano saliti dell’8,3 per cento rispetto all’anno scorso, il progetto non produce ancora utili: è stato stimato che in questo periodo abbia fatto perdere a Nokia circa 89 milioni di euro.

Nokia ha deciso di tracciare una mappa stradale della Bielorussia in seguito alla raccolta di adesioni di un gruppo di appassionati su VK, un social network molto diffuso in Russia. Andreas Herger, dirigente Nokia che si occupa di HERE, ha detto che «una delle più grosse richieste di occuparci della Bielorussia è arrivata dalla Russia». Il New York Times scrive che questo interesse potrebbe dipendere dal fatto che la diffusione degli smartphone in Russia è in aumento, e che la Bielorussia si trova sul percorso che molti russi fanno in auto per andare in Polonia e nel resto dell’Europa occidentale.

D’altra parte le difficoltà che sta incontrando Nokia nel mappare la Bielorussia non sono molto diverse da quelle affrontate anni fa in Russia e in generale nei paesi che considerano la conoscenza minuziosa del proprio territorio come una specie di segreto di stato: nel 1997, quando Nokia iniziò a lavorare alle mappe di alcune regioni della Russia, era ancora in vigore una legge che impediva di creare mappe non autorizzate con un dettaglio superiore ai 30 metri.

Una donna va in bicicletta su una strada della Bielorussia, foto: VIKTOR DRACHEV/AFP/Getty Images