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  • Giovedì 1 agosto 2013

Come cambia il fuorigioco

È entrata in vigore una nuova interpretazione della regola numero 11 del calcio

Il test minimo per capire se qualcuno è veramente un conoscitore del calcio, come tutti sanno, è “conosci la regola del fuorigioco?”. Da qualche giorno, però, dare una risposta veramente esauriente è diventato un po’ più complicato anche per gli appassionati. Il 1 luglio 2013 infatti è entrata in vigore una modifica decisa dalla FIFA per la legge 11 del gioco del calcio, quella cioè che regola il fuorigioco.

Un calciatore è in fuorigioco quando si trova davanti alla linea del pallone e tra lui e la linea di porta avversaria ci sono meno di due giocatori avversari (uno dei quali è spesso il portiere, ma può anche non esserlo). La posizione di fuorigioco viene sanzionata dall’arbitro solo nel momento in cui un altro giocatore passa la palla al giocatore in posizione irregolare, volontariamente o no, o nel momento in cui influenza un avversario o trae vantaggio dalla sua posizione. La regola del fuorigioco è una delle più modificate nella storia dello sport: nei primissimi anni del gioco, intorno al 1860 in Inghilterra, nessun calciatore della squadra in possesso del pallone poteva essere oltre la linea della palla. Nel corso del tempo ci furono diverse modifiche (il principio fondamentale della regola attuale arrivò negli anni Venti) e l’ultimo cambiamento importante fu nel 1990, quando venne deciso che in caso di attaccante perfettamente in linea col penultimo difensore il vantaggio fosse dato all’attaccante. In precedenza la posizione in linea era considerata in fuorigioco.

La nuova modifica è stata decisa nel marzo 2013 alla riunione annuale dell’IFAB, l’organo di otto membri che decide le regole dello sport, ma è entrata in vigore solo lo scorso mese (e se ne parlerà probabilmente sul serio solo alla ripresa dei campionati, a fine agosto). Le esatte parole della legge 11 rimangono uguali – potete vederle in italiano qui [in PDF] alle pagine 107 e 108 – ma cambia la loro interpretazione, soprattutto per quello che riguarda questo passaggio:

Un calciatore in posizione di fuorigioco deve essere punito solo se, a giudizio dell’arbitro, nel momento in cui un suo compagno gioca il pallone o è da questo toccato, egli prende parte attiva al gioco:
– intervenendo nel gioco;
oppure
– influenzando un avversario;
oppure
– traendo vantaggio da tale posizione.

Le nuove interpretazioni modificate dall’IFAB, che gli arbitri devono seguire dall’inizio di luglio, riguardano “influenzando un avversario” e “traendo vantaggio da tale posizione”. La vecchia interpretazione della prima espressione diceva:

“influenzare un avversario” significa impedire ad un avversario di giocare o di essere in grado di giocare il pallone, ostruendogli chiaramente la visuale o i movimenti o fare gesti o movimenti che, a giudizio dell’arbitro, ingannino o distraggano un avversario

Mentre la nuova versione ha eliminato la parte “fare gesti o movimenti” per sostituirla con il più deciso “confrontare l’avversario per il pallone”. La seconda questione, quella del “trarre vantaggio”, è più complicata. L’interpretazione precedente diceva:

“trarre vantaggio da tale posizione” significa giocare un pallone che rimbalza dal palo o dalla traversa o giocare un pallone rimbalzato da un avversario, essendo stati in posizione di fuorigioco.

Mentre la nuova versione è più ampia e dice (nostra traduzione da qui, in PDF, visto che la versione ufficiale delle regole in italiano non sembra essere stata aggiornata):

“trarre vantaggio da tale posizione” significa giocare un pallone
I) che rimbalza o viene deviata a lui dal palo, dalla traversa o da un avversario, essendo stati in posizione di fuorigioco;
II) che rimbalza, viene deviata o arriva a lui dal salvataggio volontario di un avversario, essendo stati in una posizione di fuorigioco.

Si considera che un giocatore in fuorigioco che riceve la palla da un avversario che gioca volontariamente il pallone (escluso il caso di un salvataggio volontario) non abbia tratto vantaggio dalla posizione.

In pratica?
L’IFAB ha detto che la precedente versione “dava troppo spazio all’interpretazione e non era abbastanza precisa”. Nella pratica le modifiche hanno reso più chiara una situazione come quella dell’1-0 di James Milner, del Manchester City, nel derby contro lo United dello scorso aprile (dal minuto 4 30”):

Alex Ferguson, allora allenatore del Manchester United, si lamentò moltissimo perché davanti al portiere della sua squadra c’era l’attaccante del City Carlos Tevez. Con le nuove regole non ci dovrebbe essere dubbio che il gol era regolare, per le modifiche al concetto di “trarre vantaggio”.

Foto: Matthew Lewis/Getty Images