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  • Venerdì 31 maggio 2013

La FIFA ha approvato nuove norme contro il razzismo

E sono pesanti, molto più di quelle approvate dall'UEFA la settimana scorsa: le squadre rischiano penalizzazioni e retrocessioni

FIFA President Joseph S. Blatter gives a press conference at Hotel Nacional in Havana, Cuba, Wednesday, April 17, 2013. Blatter made a stop in Cuba on his way to Panama, where he will attend attend the CONCACAF annual congress. (AP Photo/Franklin Reyes)
FIFA President Joseph S. Blatter gives a press conference at Hotel Nacional in Havana, Cuba, Wednesday, April 17, 2013. Blatter made a stop in Cuba on his way to Panama, where he will attend attend the CONCACAF annual congress. (AP Photo/Franklin Reyes)

La FIFA, l’organismo di governo mondiale del gioco del calcio, ha approvato oggi, venerdì 31 maggio, alcune nuove misure contro gli insulti razzisti, a prima vista molto più dure di quelle approvate circa una settimana fa dalla UEFA, l’organismo di governo del calcio europeo. Le nuove norme sono state approvate dal Congresso della FIFA, un organo che comprende un rappresentante per ciascuna delle 209 federazioni associate, riunito in questi giorni alle Isole Mauritius: la proposta contenente le nuove regole è passata con il 99 per cento di voti favorevoli.

Gli insulti razzisti dei tifosi saranno inizialmente puniti con avvertimenti e multe alla squadra che sostengono: se recidivi, la squadra subirà delle penalizzazioni in classifica o nei casi più gravi la retrocessione e l’espulsione dal campionato. Le nuove norme della UEFA per lo stesso caso prevedono al massimo la chiusura dell’impianto e il pagamento di una multa di 50mila euro.

Le nuove norme prevedono inoltre la presenza di un arbitro nelle tribune, che possa sorvegliare sul comportamento dei tifosi ed eventualmente segnalare le singole persone responsabili di insulti razzisti: una volta identificati, questi potranno essere banditi dagli stadi per almeno cinque giornate di campionato. I giocatori responsabili di insulti razzisti verranno invece puniti con almeno cinque giornate di squalifica, che andranno scontate nel campionato nazionale: fino a oggi per la stessa scorrettezza la squalifica FIFA era valida solo per le partite giocate con la propria squadra nazionale.

«Non dev’esserci tolleranza, e le punizioni devono essere severe in tutte le nazioni. Dobbiamo dare un esempio forte e senza compromessi», ha detto il presidente della FIFA Joseph Blatter, che ha inoltre annunciato la formazione di una commissione per affrontare il problema del razzismo, guidata dal presidente della Federazione nord-americana di calcio Jeffrey Webb.

foto: il presidente della FIFA Joseph “Sepp” Blatter (AP Photo/Franklin Reyes)