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  • Giovedì 23 maggio 2013

A che punto è il Giro d’Italia

Le foto più belle di questi giorni e il punto della situazione: la corsa finisce domenica e i giochi sono quasi fatti

foto Ferrari - LaPresse
21 05 2013 Valloire (Francia)
sport
Giro d'Italia 2013 - 16a Tappa - Valloire - Ivrea
nella foto:panoramiche

photo Ferrari - LaPresse
21 05 2013 Valloire (France)
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Giro d'Italia 2013 - 16 Stage - Valloire - Ivrea
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foto Ferrari - LaPresse 21 05 2013 Valloire (Francia) sport Giro d'Italia 2013 - 16a Tappa - Valloire - Ivrea nella foto:panoramiche photo Ferrari - LaPresse 21 05 2013 Valloire (France) sport Giro d'Italia 2013 - 16 Stage - Valloire - Ivrea In the picture:landscape

Aggiornamento, 24 maggio – La tappa di venerdì 24 maggio, da Ponte di Legno a Val Martello, è stata annullata a causa della neve. La sera di giovedì gli organizzatori della corsa avevano deciso per un percorso alternativo, ma questa mattina si è deciso di cancellare completamente la tappa. È a rischio anche la tappa di domani.

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Giovedì 23 maggio, Vincenzo Nibali ha vinto la diciottesima tappa del Giro d’Italia, la “cronoscalata” da Mori a Polsa, in Trentino, consolidando così il suo primo posto in classifica e aumentando molto le probabilità di una sua vittoria finale. I suoi diretti avversari nella classifica generale hanno preso ulteriore distacco, quando mancano ancora tre tappe alla fine del Giro, due delle quali di montagna. Le cose potrebbero comunque cambiare anche se Nibali è considerato forte sia in salita che in discesa, e non sarà facile attaccarlo.

La classifica generale
Nibali è siciliano e corre per la squadra Astana. È primo in classifica dall’ottava tappa, anche in quel caso si trattava di una cronometro. Nelle tappe normali i ciclisti partono tutti insieme e vince chi arriva per primo, in quelle cosiddette “cronometro” i ciclisti partono uno alla volta a breve distanza e vince chi arriva alla fine della tappa nel minor tempo. Da quel giorno Nibali ha controllato bene il suo vantaggio, anche grazie alla sua squadra che è una delle migliori.

Il secondo in classifica ha un ritardo di 4 minuti e 2 secondi: è l’australiano Cadel Evans, della BMC, già vincitore del campionato del mondo e del Tour de France, che giovedì però è andato molto peggio di quanto ci si aspettasse. Terzo è il colombiano Rigoberto Urán Urán del Team Sky a 4 minuti e 12 secondi, diventato capitano dopo il ritiro di Bradley Wiggins: l’anno scorso, al Giro d’Italia, aveva vinto la classifica per il miglior giovane.

Le altre classifiche
Il primo nella classifica degli scalatori (maglia azzurra) è Stefano Pirazzi, della Bardiani, ma le tappe dei prossimi due giorni sulle Dolomiti potrebbero rimescolare la situazione. Nella classifica a punti (maglia rossa) il primo è Mark Cavendish, ciclista britannico “velocista” vincitore di quattro tappe in questo Giro. Nella classifica per il miglior giovane è primo il colombiano Carlos Betancur, dell’AG2R La Mondiale.

I ritiri
Vincenzo Nibali è stato favorito in parte da due ritiri importanti: quello del britannico Bradley Wiggins, capitano del Team Sky, vincitore dell’ultimo Tour de France e campione olimpico, e quello del canadese Ryder Hesjedal, vincitore del Giro dell’anno scorso.

Wiggins era considerato tra i favoriti ma si è ritirato dopo la fine della dodicesima tappa a causa di un’infezione polmonare: al momento del ritiro era tredicesimo in classifica, a 5 minuti dalla maglia rosa. Nella stessa tappa si è ritirato anche Hesjedal, della Garmin, che è apparso in grande difficoltà nelle prime tappe: è andato male nella cronometro di Saltara – le tappe cronometro sono considerate la sua specialità – è andato male anche nella prima tappa di montagna sulle Alpi, a Montasio, dove è arrivato con 20 minuti di ritardo.

Il maltempo
Anche la tappa di giovedì 23 si è corsa sotto la pioggia: negli ultimi giorni il maltempo ha molto condizionato la corsa, facendone modificare il percorso in due casi. Gli organizzatori hanno deciso di non far scalare il Sestriere, nella quattordicesima tappa, perché le condizioni del tempo non garantivano la sicurezza dei corridori. Il giorno dopo in Francia l’arrivo sul Col du Galibier è stato anticipato di poco più di quattro chilometri, sempre per ragioni di sicurezza.

Le prossime tappe
I problemi col maltempo hanno causato la cancellazione della tappa di venerdì 24 maggio e potrebbero ripetersi anche nella tappa di sabato. Entrambe le tappe sono sulle Dolomiti e prevedono di scalare il Gavia, lo Stelvio, il Giau e le Tre Cime di Lavaredo. Le cancellazioni potrebbe condizionare la corsa, anche se i distacchi in classifica sono ormai piuttosto consistenti. Sulla carta Vincenzo Nibali rimane il favorito per la vittoria finale, e nei prossimi giorni aspetterà probabilmente che siano gli altri ad attaccarlo.

Prima della tappa di giovedì 23 sia Evans che Urán Urán avevano distacchi che li tenevano ancora ampiamente in gioco. I tempi della cronoscalata hanno reso però la situazione molto più difficile, per loro, e lo stesso vale per Michele Scarponi, attualmente quarto in classifica con un ritardo di 5 minuti e 14 secondi. L’ultima tappa, la ventunesima, si correrà il domenica 26 maggio: non condizionerà la classifica generale e si tratterà, come da tradizione, di una “passerella” non competitiva ai fini della maglia rosa, volata finale esclusa. Quest’anno però si arriverà a Brescia e non a Milano, a differenza degli ultimi anni.

Foto: Vincenzo Nibali (LUK BENIES/AFP/Getty Images)