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  • Venerdì 10 maggio 2013

Domani si vota in Pakistan

Per la prima volta un governo eletto democraticamente succederà a un altro governo eletto democraticamente: ma è stata una campagna elettorale molto agitata, i conservatori sono in vantaggio e si temono nuove violenze

LAHORE, PAKISTAN - MAY 09: Supporters wait for the arrival of Nawaz Sharif leader of the Pakistan Muslim League-N (PML) party during the final day of campaigning at an election rally on May 09, 2013 in Lahore, Pakistan. Imran Khan, chairman of Pakistan Tehrik e Insaf (PTI) was injured at a rally in Lahore on Tuesday after having fallen 15 feet whilst being lifted onto a stage with only 2 days of campaigning to go. Nawaz Sharif of the Pakistan Muslim League-N (PMLN) cancelled one day of campaigning in respect to his injured opponent yesterday. In the last day of campaigning Imran Khan addressed a rally via telecast from his bedside in hospital. Nawaz held his final rally in his stronghold city of Lahore. Pakistan's parliamentary elections are due to be held on May 11. It is the first time in the country's history that an elected government will hand over power to another elected government. (Photo by Daniel Berehulak/Getty Images)
LAHORE, PAKISTAN - MAY 09: Supporters wait for the arrival of Nawaz Sharif leader of the Pakistan Muslim League-N (PML) party during the final day of campaigning at an election rally on May 09, 2013 in Lahore, Pakistan. Imran Khan, chairman of Pakistan Tehrik e Insaf (PTI) was injured at a rally in Lahore on Tuesday after having fallen 15 feet whilst being lifted onto a stage with only 2 days of campaigning to go. Nawaz Sharif of the Pakistan Muslim League-N (PMLN) cancelled one day of campaigning in respect to his injured opponent yesterday. In the last day of campaigning Imran Khan addressed a rally via telecast from his bedside in hospital. Nawaz held his final rally in his stronghold city of Lahore. Pakistan's parliamentary elections are due to be held on May 11. It is the first time in the country's history that an elected government will hand over power to another elected government. (Photo by Daniel Berehulak/Getty Images)

In Pakistan si è conclusa ieri sera l’agitata campagna elettorale che ha anticipato le elezioni politiche di domani, sabato 11 maggio. Giovedì sera i candidati dei partiti più importanti hanno organizzato il loro comizio conclusivo, che è stato atteso e seguito da migliaia di sostenitori: Nawaz Sharif, leader conservatore del principale partito di opposizione pakistano, ha fatto il suo discorso poco prima di mezzanotte a Lahore, città orientale del Pakistan al confine con l’India; Imran Khan, popolarissimo ex-giocatore di cricket pakistano e leader di un giovane partito centrista, si è rivolto ai sostenitori registrando un video dal suo letto di ospedale a Islamabad, dove è ancora ricoverato a seguito della caduta dal palco di un comizio elettorale di due giorni fa; infine anche Bilawal Zardari Bhutto, leader del partito di centrosinistra al governo e figlio dell’ex primo ministro assassinato Benazir Bhutto, ha proiettato un video di un suo discorso a Islamabad.

In questi mesi di campagna elettorale, in Pakistan ci sono stati moltissimi atti di intimidazioni, minacce e violenze nei confronti di diversi personaggi politici candidati alle prossime elezioni. Solo negli ultimi giorni 4 persone sono morte nella città nordorientale di Miranshah a causa dell’esplosione di una bomba, 5 persone sono rimaste ferite per un attacco all’ufficio elettorale del Pakistan People Party (PPP) a Quetta, e un’altra persona è rimasta ferita vicino all’ufficio dell’Awami National Party (ANP) a Peshawar.

Giovedì 8 maggio si è verificato il caso più eclatante di tutta la campagna elettorale: un uomo armato ha rapito il figlio dell’ex primo ministro pakistano Yousaf Raza Gilani a Multan, città del centro del Pakistan. Ali Haider Gilani è candidato all’Assemblea provinciale del Punjab per il Pakistan People Party. I motivi del rapimento non sono ancora chiari, ma le autorità sospettano dei talebani pakistani, che dall’inizio della campagna elettorale hanno portato a termine diversi attacchi terroristici, colpendo soprattutto esponenti di partiti laici come il PPP e l’ANP. Il partito di Imran Khan, invece, è rimasto per lo più escluso dalle violenze dei talebani: durante la campagna elettorale Khan si era espresso a favore di un accordo di pace con i talebani pakistani e del ritiro dei militari americani dal territorio del Pakistan.

I seggi apriranno sabato alle 8 di mattina, ora locale, e chiuderanno alle 17. Circa 86 milioni di cittadini pakistani potranno andare a votare per eleggere 272 deputati dell’Assemblea Nazionale e i membri delle quattro Assemblee provinciali (qui una chiara infografica di Al Jazeera su chi sarà eletto e come). Le autorità pakistane hanno fatto sapere che ai seggi saranno presenti circa 600mila agenti di polizia, di cui 50mila militari, per garantire l’ordine pubblico e la regolarità del voto. Secondo alcuni sondaggi pre-elettorali, l’affluenza ai seggi potrebbe essere la più alta di sempre, superando il 44 per cento delle ultime elezioni del 2008. Il partito favorito è l’attuale partito di opposizione di centrodestra, Pakistan Muslim League – Nawaz, guidato da Nawaz Sharif. La sorpresa delle elezioni, invece, potrebbe essere il Pakistan Tehrik-i-Insaaf, il partito di Imran Khan. Il partito di centrosinistra di Bilawal Bhutto Zardari, invece, sembra avere dimezzato i suoi consensi rispetto al 2008, quando ottenne i 30,6 per cento dei voti.