• Martedì 16 aprile 2013

Un talento da numero 10

Atletico Minaccia Football Club racconta una storia di calcio amatoriale in Campania, dal punto di vista di un allenatore ispirato a Mourinho

di Matteo Maio - Caffeina

Afghan children play football in a village on the outskirts of Kabul on November 3, 2012. Over a third of Afghans are living in abject poverty, as those in power are more concerned about addressing their vested interests rather than the basic needs of the population, a UN report said. AFP PHOTO/ Jawad Jalali (Photo credit should read Jawad Jalali/AFP/Getty Images)
Afghan children play football in a village on the outskirts of Kabul on November 3, 2012. Over a third of Afghans are living in abject poverty, as those in power are more concerned about addressing their vested interests rather than the basic needs of the population, a UN report said. AFP PHOTO/ Jawad Jalali (Photo credit should read Jawad Jalali/AFP/Getty Images)

Marco Marsullo da Napoli, classe 1985, un passato da difensore centrale e un futuro nel mondo della scrittura. Segni particolari: accanito tifoso del Milan e appassionato lettore di Ammaniti; incallito giocatore di X-box e ospite (quasi) fisso a Quelli che il Calcio. Il calcio è la sua vita, anche se dice che «Gioco solo tra amici ormai, al calcio giocato ho già dato tutto, sono un ex difensore centrale dai piedi ruvidi, più fisico e anima che piedi buoni».

E invece la scrittura? «Fondamentale anch’essa. Non potrei fare a meno né dell’una né dell’altra cosa. E riuscire a coniugarle insieme in un lavoro per me è stato come coronare un sogno – spiega mentre si gode il successo del suo Atletico Minaccia Football Club edito da Einaudi Stile Libero Big, che sta conquistando pubblico e critica. Una storia di calcio amatoriale ambientata nella calda e colorata Campania, vissuta dal punto di vista di un allenatore improbabile – che si ispira a Mourinho – alle prese con una squadra improbabile.

Cosa c’è di autobiografico nel libro? «La passione, prima di tutto. L’ostinazione nel perseguire un sogno, il non arrendersi mai. Uso una citazione da un grande film – Blow – che rende bene l’idea: Sono contento perché la mia ambizione ha superato di gran lunga il mio talento».

Alla domanda se Mourinho lo stimi veramente, Marco risponde che «Da milanista assolutamente no, ma da appassionato di calcio è impossibile non stimarlo, è come una ventata d’aria in un mondo spesso asfittico. Hai visto cosa ha fatto a dicembre prima del derby a Madrid? È entrato in campo da solo un quarto d’ora prima del fischio d’inizio e si è messo in mezzo al campo per prendersi tutti i fischi che lo stadio aveva per lui, l’ha fatto per difendere la squadra! Alla fine al posto dei fischi ha ricevuto una standing ovation ed è rientrato, un mito».

Per Marco, Mourinho è un’ispirazione: ci ha cucito intorno una storia, una storia che diverte, quella di Atletico Minaccia Football Club, che fa ridere e pensare, e che ha già appassionato calciatori, calciofili, e non. E i tifosi di Marco aumentano. E il successo, a quanto pare, attira altro successo, confessa Marco: «A breve inizierò anche a collaborare con la Gazzetta dello Sport, un altro sogno che si realizza». In più sarà ospite fisso a Quelli che il calcio e il 2 luglio, a Viterbo, a presentare il suo libro a Caffeina, l’evento più eccitante della città.

Foto: Jawad Jalali/AFP/Getty Images